Rivoluzione “Rifugio in Bra”, pasti al caldo per chi vive per strada

Da questa sera apre a due passi da piazza Bra, in via Pallone, la nuova mensa della Ronda della Carità. Chi vive per strada potrà cenare in un posto caldo, con alcuni servizi essenziali. Una risposta ad alcune difficoltà croniche e di convivenza in centro storico.

Rifugio Ronda mensa piazza bra via pallone - Alberto Sperotto (5)
Alberto Sperotto, presidente della Ronda della Carità, nella nuova mensa di via Pallone in centro a Verona
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Quello che succederà questa sera all’ex mensa comunale in via Pallone, nel cuore di Verona a due passi dall’Arena è qualcosa di storico, nella ricerca di dare dignità alle persone più svantaggiate e che vivono ai margini della società. Sono almeno 300 i pasti nel territorio comunale che la Ronda distribuisce quotidianamente a persone senza tetto e in grave stato di povertà. 

Un servizio fino ad oggi effettuato su strada in alcuni punti della città, tra cui piazza Bra e via dei Mutilati. Questa sera la svolta, perché alle 20.30 verrà inaugurato il punto mensa all’interno degli spazi dell’ex mensa comunale lungo le mura di via Pallone. È qui che 40 volontari della Ronda arriveranno alle 20 per allestire i tavoli e preparare l’accoglienza delle persone senza fissa dimora. Il furgone della Ronda continuerà a portare i pasti nelle altre zone della città, ma l’obiettivo è di replicare il servizio in altri quartieri sulla base della mappatura che sarà fatta.

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Come funziona

La consumazione dei pasti sarà effettuata in uno spazio al chiuso, riparato dalle intemperie, un luogo di ristoro ma anche di incontro e ascolto, dove tavoli e sedie daranno l’opportunità alle persone anche di socializzare. 

«Un’occasione storica», la definisce il presidente della Ronda della Carità Alberto Sperotto, il risultato della sinergia avviata tra Comune e Ronda per dare risposta a diverse esigenze della città, a quelle di chi necessita di aiuto e supporto e a chi vive nella zona di piazza Bra. 

Per tutti ci sarà la possibilità di ricaricare il cellulare. Il servizio terminerà alle 22, la sala verrà inizialmente allestita per 60 persone ma può contenerne il doppio. 

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Le dichiarazioni

«Attraverso il settore Patrimonio abbiamo fatto un’assegnazione d’urgenza degli spazi dell’ex mensa comunale affinché fossero subito nelle disponibilità della Ronda della Carità – spiega l’assessore al Patrimonio Michele Bertucco -. Si è cercata insieme una soluzione per dare anzitutto dignità alle persone e, laddove possibile, toglierle dalla strada mentre consumano i pasti, con l’obiettivo di eliminarne gradualmente la distribuzione in piazza Bra o in lungadige Capuleti vicini al centro, andando così incontro alle esigenze di residenti e commercianti. Se l’iniziativa funzionerà, cercheremo di replicarla in altri quartieri, alcune valutazioni sono già in corso per la Circoscrizione 7^». 

Per l’assessora alla Sicurezza Stefania Zivelonghi «È un passo in avanti senza precedenti, concreto reale ed effettivo perché risponde a tante esigenze, comprese quelle di chi vive determinati territori e che lamenta situazioni presenti da anni. La novità che presentiamo oggi è il risultato della sinergia tra diversi assessorati dell’Amministrazione: Patrimonio, Sicurezza e Sociale, e del lavoro fatto insieme per trovare soluzioni definitive problemi non certo nuovi. Confidiamo che il modello possa essere replicato per altre situazioni. I pasti somministrati alla mensa dovranno infatti essere consumati all’interno della struttura e non più per strada».

«Quello che succederà stasera con l’inaugurazione della mensa è qualcosa di straordinario, noi siamo emozionati come quando un ristoratore apre un nuovo ristorante – ha affermato il presidente della Ronda della Carità Alberto Sperotto -. Sarà un luogo dove chi ha fame potrà mangiare e si potranno ricaricare i cellulari. Soprattutto sarà un luogo di incontro e di ascolto, perché solo così si possono capire i bisogni di queste persone. Il nostro impegno sarà quello di far sì che le persone consumino i pasti all’interno della mensa, ciò dovrebbe ridurre disturbi di vario tipo».

«I numeri confermano che siamo di fronte ad un fenomeno in aumento – afferma l’assessora ai Servizi sociali Luisa Ceni -. Ricordiamoci sempre che abbiamo a che fare con persone spesso completamente sole o che si trovano a vivere momenti di profonda difficoltà. Dare loro la dignità di un pasto caldo in un luogo coperto è segno di civiltà e rispetto». 

«Esprimiamo particolare soddisfazione per la soluzione individuata, che non risponde in modo per nulla semplicistico ad una problematica complessa – ha aggiunto il presidente della Circoscrizione 1^ Lorenzo Dalai -. L’auspicio è che sia l’inizio di un nuovo percorso da condividere con le altre Circoscrizioni».

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