Grave incidente questa mattina, venerdì 3 febbraio, intorno alle 9.30 a Pressana. L’autista di un mezzo pesante, per cause in corso di accertamento, è caduto nella cisterna del proprio autotreno, perdendo tragicamente la vita. L’incidente è avvenuto all’interno dell’area dell’azienda Berti Group di via dell’Artigianato, che si occupa di lavorazione di cereali e granaglie.
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Sul posto è intervenuta l’ambulanza del Suem 118 insieme a un’auto medica e un elicottero. Per il recupero dell’uomo è giunta una squadra dei Vigili del fuoco da Legnago e un’autoscala da Verona. Affidato al personale del 118, ne è stato purtroppo constatato il decesso.
Al vaglio dei Carabinieri e dello Spisal di Legnago la dinamica dell’incidente. L’intervento dei vigili del fuoco è terminato alle 13.


Il commento dei sindacati: «Mancano ispettori e cultura della sicurezza»
«La strage delle morti sul lavoro non si ferma: alle 26 del 2022 (Verona maglia nera in Veneto) oggi si aggiunge quella di un autotrasportatore caduto nella propria cisterna» commentano attraverso un comunicato congiunto Francesca Tornieri, segretaria generale Cgil Verona, Giampaolo Veghini, segretario generale Cisl Verona, e Igor Bonatesta, coordinatore territoriale Uil Verona.
«Nulla in questi casi è casuale: disattenzione, mancato rispetto delle regole di prevenzione, superficialità, dover consegnare presto ed a ogni costo… Forse un’esalazione di gas che ha investito il povero autista facendolo inghiottire dal proprio mezzo? Serve un cambio di passo: sicuramente più ispettori, oggi pochi, che con scarsi mezzi e tanto senso del dovere adempiono all’attività di vigilanza. Ma manca soprattutto una cultura della sicurezza».
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«Fino a quando non lavoreremo insieme, al fianco anche dei lavoratori autonomi individuali che molto spesso non hanno la formazione adeguata, non conoscono le basi per lavorare in salute e sicurezza, non faremo passi avanti. Non è pensabile che gli ambienti di lavoro cambino mettendo in campo un esercito di vigilanti! Proprio per questo CISL CGIL e UIL di Verona hanno convocato un’assemblea dei Rappresentanti dei Lavoratori alla Sicurezza (RLS – RLST) per il giorno 6 marzo. Per condividere con enti ed istituzioni un nuovo patto territoriale che ci veda protagonisti nel pianificare insieme formazione, interventi nelle scuole, potenziamento degli organismi paritetici e bilaterali che producano nelle imprese una piena ed efficace cultura partecipata della sicurezza».
Incidenti mortali sul lavoro nel 2022
Nel 2022 in Veneto il drammatico bilancio è di 113 morti sul lavoro. Le province di Belluno e Verona quelle con indici di mortalità più alti. Presentato recentemente il report dell’Osservatorio Sicurezza Vega Engineering di Mestre.
Belluno è la provincia veneta in cui i lavoratori rischiano di più (indice di mortalità pari a 69,9 infortuni mortali ogni 1.000.000 di lavoratori, ossia un valore praticamente doppio rispetto alla media regionale di 35,6 e a quella nazionale di 35. A Verona è pari a 49,5.
Seguono Venezia e Rovigo che, con un valore di 43,1, sono in zona arancione; e poi troviamo Vicenza in zona gialla (34,7); mentre Padova (23,5) e Treviso (17,9), sono le uniche province venete che continuano a rimanere in zona bianca.
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