Arrestati i due soggetti resisi responsabili del danneggiamento delle corone poste davanti al monumento per ricordare i soldati della Divisione Acqui. Gli individui erano stati fermati venerdì scorso perchè in possesso di droga e per uno di loro era scattato il divieto di dimora in provincia di Verona. Sboarina: “Orgoglioso della nostra polizia locale”.
24 ore sono bastate alla polizia municipale per individuare i due ragazzi che sabato pomeriggio erano stati ripresi dalla telecamere di sicurezza mentre prendevano a calci e vandalizzavano le corone di fiori poste davanti al monumento per i caduti della Divisione Acqui. Si tratta di un soggetto di origine indiana e un soggetto di origine pakistana accusati ora di danneggiamento aggravato e vilipendio.
Entrambi gli uomini erano stati identificati venerdì, proprio sui bastioni, nell’ambito della prima operazione del progetto contro lo spaccio di droga “Scuole Sicure”. In particolare l’indiano, trovato in possesso di un ingente quantitativo di droga, era stato arrestato e, sabato mattina, al termine della direttissima, all’uomo era stato imposto il divieto di dimora in provincia di Verona.
“Quello che è avvenuto – ha sottolineato il sindaco Federico Sboarina – è un atto spregevole e vergognoso non solo nei confronti dei nostri militari e della loro memoria, ma dell’intera città. Sono orgoglioso della nostra Polizia locale che in 24 ore è riuscita a individuare e fermare gli autori del gesto ingiurioso. Da questo fatto inqualificabile, emerge tuttavia un messaggio positivo: Verona è modello per la sicurezza e se qualcuno pensa di delinquere e rimanere impunito, deve sapere che per lui qui non c’è spazio”.
“L’area dei bastioni – ha ribadito l’assessore alla Sicurezza Daniele Polato – è costantemente monitorata dalla nostra Polizia e dalle altre Forze dell’ordine. Confermiamo il pugno di ferro per la sicurezza, come avvenuto grazie a ‘Scuole Sicure’. Faccio notare che se il Decreto Sicurezza voluto dal ministro Salvini fosse già in vigore questi soggetti, autori di reati, sarebbero esclusi da qualsiasi programma per i rifugiati e potrebbero essere espulsi direttamente. Questo dimostra l’importanza che avrà per il territorio l’approvazione del decreto, strumenti necessari per le città mentre sono inutili tutte le polemiche di questi giorni”.
Il comandante della Polizia municipale Luigi Altamura ha spiegato come si è giunti all’individuazione degli autori del danneggiamento: “Intorno alle ore 15 di sabato – ha chiarito Altamura – i tre soggetti arrestati nell’ambito di ‘Scuole Sicure’ sono usciti dal nostro comando. Alle 15.50, l’indiano, pur con il divieto di dimora, è andato esattamente nello stesso posto in cui era stato arrestato il giorno prima. Lì assieme a un gruppetto di altre persone ha spostato e calpestato le corone con lo stemma di Verona, probabilmente come ritorsione contro il Comando e il Comune. I due soggetti sono stati individuati grazie all’utilizzo delle telecamere presenti sui bastioni”.
Il generale del Comfoter Giuseppenicola Tota ha detto: “Ho avvertito il sottosegretario alla Difesa Raffaele Volpi e il Capo di Stato Maggiore, generale Salvatore Farina della positiva soluzione dell’accaduto. Verona ha dato un bell’esempio e ha saputo dare una risposta concreta ai cittadini”.