Nel pomeriggio dello scorso 26 febbraio, una pattuglia del Comando Stazione CC di Pastrengo, in servizio perlustrativo finalizzato alla prevenzione e alla repressione dei reati contro il patrimonio e la persona, ha notato un’autovettura Fiat Scudo di colore bianco, con a bordo tre persone (un uomo e due donne) che si stava aggirando con fare sospetto nelle zone residenziali del comune di Pastrengo. Dall’osservazione a distanza, in particolare, i Carabinieri hanno notato che il veicolo in questione rallentava nei pressi di alcune abitazioni, quasi come se gli occupanti volessero osservare all’interno delle case.
Per questo motivo i militari hanno intimato l’alt al mezzo per procedere a un controllo e, nella circostanza, hanno identificato i tre occupanti tra cui il soggetto denunciato, un veronese di 54 anni, positivo in Banca Dati Sdi per reati contro il patrimonio, che si trovava in compagnia di due donne (una cittadina marocchina e una albanese).
Interpellati i soggetti sui motivi per i quali si trovassero a Pastrengo, l’uomo ha riferito di avere fretta poiché doveva accompagnare una delle sue amiche a un colloquio di lavoro presso un albergo a 5 stelle sul lago di Garda. A seguito di ulteriori sospetti i militari hanno deciso di condurre in caserma i tre per effettuare qualche ulteriore accertamento approfondendo il modus operandi utilizzato dal 54enne per commettere precedenti reati contro il patrimonio in vari comuni della provincia di Verona; in particolare, i Carabinieri hanno accertato che l’uomo, ogni volta in cui veniva controllato dalle Forze di Polizia, per giustificare la sua presenza sul posto, era solito riferire agli agenti di essere impegnato ad accompagnare delle sue “amiche” ad un colloquio di lavoro, per poi introdursi all’interno di aziende o alberghi e consumare reati contro il patrimonio, dichiarazione molto simile a quella resa a personale del Comando Stazione di Pastrengo.
I Carabinieri hanno quindi deciso di procedere a perquisizione veicolare, rinvenendo all’interno dell’auto e sottoponendo a sequestro un segaccio telescopico lungo circa 35cm, due martelli, una cesoia e un cacciavite; tutti questi oggetti erano celati all’interno della tasca laterale sinistra anteriore, lato conducente, occultati all’interno del predetto vano in una posizione che, comunque, permetteva un utilizzo immediato nel caso di bisogno.
Per quanto riscontrato, quindi, i Carabinieri hanno denunciato in stato di libertà il 54enne.