Pd veronese: “Amministrazione in precarietà politica”

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Dubbi da parte del gruppo consiliare del Pd veronese sull’amministrazione che si troverebbe in una situazione di precarietà politica.

Aspra la reazione del Pd veronese dopo l’espulsione di Bonato dalla Lega che, secondo il gruppo consiliare comunale, insieme alla “posizione a dir poco riottosa del gruppo di Verona Domani già con un piede fuori dalla maggioranza, mettono l’amministrazione in una situazione di grave precarietà politica che impone da parte del Sindaco una riflessione: è in grado di continuare ad amministrare senza trascinare il Comune in una situazione di sabbie mobili politiche fatte di continui veti, litigi, ricatti e divisioni?”

“Molti segnali ci dicono che proseguire in questo modo è difficile. – proseguono i consiglieri del Pd – Ieri la maggioranza ha fatto saltare il numero legale della commissione consiliare sul nuovo impianto sportivo di rugby in Via San Marco. Il consiglio comunale di giovedì è in forse vista la contemporanea riunione di Verona Domani”.

Rimproveri anche per quanto riguarda le nomine per gli enti: “Tutte le principali nomine dell’ultimo anno si sono svolte tra litigi a sfondo esclusivamente politico e partitico, come dimostra la probabile nomina di Matteo Gelmetti, fedelissimo di Sboarina, alla presidenza di Amia. Ciò si vede anche dalle situazioni di scarsa operatività in Agec e Agsm, dove da ormai un anno mancano i rispettivi direttori generali e dove tra le componenti della maggioranza c’è un accordo spartitorio ma non un progetto politico. – concludono i consiglieri – La cosa che ci preoccupa di più, al di là delle beghe interne, è la ricaduta negativa sulla città e sulle sue principali aziende pubbliche. Di questo rischio il Sindaco e l’amministrazione devono rendere conto ai cittadini valutando se hanno la maggioranza per proseguire.