Nelle prossime settimane partiranno i lavori per la sistemazione delle reti bianche e nere nelle zone di Veronetta e del Teatro Romano, in modo da dire addio agli allagamenti sempre più frequenti
Un piano che da troppo tempo veniva rimandato, secondo il sindaco Sboarina, quello contro gli allagamenti nelle zone di Veronetta e Teatro Romano. Probabilmente la causa è sempre stata il costo dell’opera, che scoraggiava ogni pensiero. Oggi il Comune, con Acque Veronesi, ha dato il via all’interventi, mettendo sul piatto in totale quasi due milioni di euro, 1 milione dalla società Acque Veronesi e 850 mila dal Comune di Verona. I lavori cominceranno il 22 maggio e dureranno 13 mesi.
Quella tra Veronetta e Teatro Romano tuttavia è una zona piuttosto delicata in quanto a siti archeologici, e per questo la data di conclusione dei lavori potrebbe variare.
Per ammortizzare i disagi in un’area che conta residenti, attività commerciali e scuole, Comune e Acque Veronesi hanno messo a disposizione una campagna informativa, che terrà costantemente aggiornati sull’andamento dei lavoro, con informazioni in tempo reale.
Per martedì 14 maggio, alle ore 20.45, è convocata dal Comune una prima assemblea pubblica nella sala civica Elisabetta Lodi, in cui saranno presentati i lavori ai residenti e commercianti della zona.
Già attivo il sito internet dedicato (www.veronetta-acqueveronesi.it), dove, giorno per giorno, saranno fornite le vie interessate ai lavori, le chiusure viabilistiche, lo stato di avanzamento del cantiere, con la massima precisione possibile.
A disposizione anche il numero verde 800 814637, che sarà seguito da personale tecnico informato sulla progressione del cantiere.
Per i residenti sarà avviata una convenzione con il parcheggio di piazza Isolo per un numero di posti auto a disposizione di chi abita nella zona.
I cantieri si concentreranno nel tratto che va da Porta San Giorgio a Piazza Isolo in corrispondenza dell’ansa dell’Adige, e in particolare lungo la via Santo Stefano e San Giovanni in Valle. L’intervento verrà suddiviso in due bacini a monte e a valle del Teatro Romano e riguarderà: separazione delle due reti di acque bianche e nere, allargamento degli scarichi idrici esistenti, rifacimento della rete fognaria, per un’infrastruttura moderna in grado di far fronte al cambiamento climatico degli ultimi anni ed a eventi atmosferici di forte intensità sempre più frequenti.
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