Il sindaco di Crema ha annunciato che il comune si costituirà parte civile nel processo contro Ouesseynou Sy, il 46enne che ieri ha tentato di fare una strage dando fuoco ad un bus pieno di ragazzini a Linate. L’uomo si trova ora al carcere di San Vittore in attesa di effettuare ulteriori visite psichiatriche.
È sorvegliato a vista Ousseynou Sy, l’uomo arrestato ieri dopo aver dato fuoco ad un bus su cui viaggiava una scolaresca, in una cella insieme ad altri detenuti nel carcere di San Vittore dove è stato portato intorno all’una della scorsa notte. L’uomo, che subito dopo l’arresto era stato medicato in ospedale per ustioni leggere, ieri sera ha avuto solo il colloquio con il medico di guardia. Questa mattina, invece, incontrerà lo psichiatra, lo psicologo e l’educatore del reparto.
Il comune di Crema si costituirà parte civile nel processo a carico di Ouesseynou Sy. Lo ha spiegato il sindaco, Stefania Bonaldi, precisando che l’amministrazione comunale “non ha alcun potere di controllo” riguardo le condizioni del personale di Autoguidovie con il quale è stato stipulato un contratto con una gara d’appalto a livello provinciale.
Nel frattempo, investigatori e inquirenti che indagano sulla vicenda, stanno cercando di acquisire il video-manifesto postato dall’uomo sul suo canale privato di una piattaforma web e inviato ai suoi conoscenti in Italia e in Senegal. Nel filmato l’uomo spiegava le ragioni del suo ‘gesto eclatante’ contro le politiche migratorie italiane. Del video aveva parlato lo stesso Sy nel corso dell’interrogatorio davanti ai pm ieri sera. (Ansa)