News

Nominati gli alfieri della Repubblica, c’è anche un veronese

Tra i 30 ragazzi selezionati dal presidente Mattarella, 5 sono veneti. Ad aggiudicarsi il riconoscimento anche Ettore Prà di Monteforte d’Alpone per il suo gesto sportivo di grande umanità.

Redazione

25 Febbraio 2023

Ieri, il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha consegnato in Quirinale gli attestati ai nuovi Alfieri della Repubblica. Trenta i premiati e, tra questi, cinque giovani sono veneti: ragazzi e ragazze under 18 che si sono distinti per meriti. Tra i premiati anche un giovane veronese, Ettore Prà di Monteforte d’Alpone. 17 anni, è un agonista di ciclocross e mountain-bike; è stato scelto da Mattarella per il suo impegno sportivo e per il suo fair play: infatti, durante una gara di bike in cui era in testa, ha deciso di interrompere la sua competizione per soccorrere un avversario caduto rovinosamente.

LEGGI LE ULTIME NEWS

Arrivano le congratulazioni anche dal presidente Zaia: «Questa pattuglia di cinque giovani veneti, nuovi Alfieri della Repubblica, ancora una volta ci ricorda che dobbiamo andare orgogliosi di tanti giovani coraggiosi e altruisti, animati da spirito di comunità, solidale e umanitario, che sono garanzia di continuità per quei valori che da sempre sono patrimonio della nostra Terra. Invio a loro le più sentite felicitazioni anche a nome di tutto il Veneto».

Maddalena Da Rozze di Sedico (BL), Diletta Lago di Cittadella (PD), Giulia Martinello di San Pietro in Gu (PD), Ettore Prà di Monteforte d’Alpone (VR), Tommaso Zotti di Campo San Martino (PD) sono i giovani che ieri, a Roma, hanno ricevuto dalle mani del Presidente della Repubblica l’onorificenza riservata ai giovani fino ai 18 anni, distintisi in atti di coraggio e altruismo dettati da senso civico, nel volontariato o in particolari attività di studio e culturali.

«Ognuno di loro ha saputo distinguersi in maniera differente per situazione e per servizio – aggiunge il Governatore -. Ma tutti hanno dimostrato di avere un denominatore comune: il rifiuto di quell’indifferenza e la consapevolezza che il bene della società comincia da ciò che noi stessi siamo in grado di fare. Un vero insegnamento per tuti, anche per gli adulti, di cui dobbiamo essere grati».