Sforamenti pm10, Bertucco: «Rivedere le politiche di mobilità»

Abbondantemente superato il limite annuale di sforamenti della soglia di pm10 nelle centraline di rilevamento di Giarol Grande e Borgo Milano. «Sarebbe il caso – secondo il consigliere comunale di Verona Michele Bertucco – che Comuni e Regione Veneto cominciassero a rivedere le loro politiche urbanistiche e della mobilità».

sforamenti pm10 verona

Il limite di sforamenti del valore medio giornaliero delle pm10, un particolare tipo di particolato in sospensione nell’aria, è di 35 all’anno. Limite abbondantemente superato dalle due stazioni di rilevamento di Verona dell’Arpav, una a Giarol Grande e l’altra a Borgo Milano, rispettivamente 46 e 58 volte. Non va meglio in provincia, con 55 sforamenti a Legnago e 51 a San Bonifacio. Altra storia in Lessinia, a Bosco Chiesanuova il limite nel 2019 è stato superato solo 4 volte, secondo i dati dei bollettini Arpav.

Porta l’attenzione sul tema il consigliere comunale di Verona Michele Bertucco: «A che serve fare tavoli tra Comuni, Regione e Provincia sulle misure antismog da adottare in periodo invernale se poi i Sindaci derogano sempre sotto Natale? Accade quest’anno ma è accaduto anche negli anni passati».

Gli ultimi sforamenti rilevati dalla centralina di Borgo Milano sono stati lunedì 16 dicembre, con il valore registrato di 58, e mercoledì 18, quando la media è stata 53. La soglia per una qualità dell’aria definita “scadente” è di 50 microgrammi per metro cubo.

Michele Bertucco, consigliere comunale di Verona
Michele Bertucco, consigliere comunale di Verona

«Non discuto le motivazioni – continua Bertucco –, invito a riflettere sulla inutilità del sistema messo in piedi: appena le condizioni atmosferiche diventano più statiche, i superamenti dei limiti giornalieri di Pm10 ricominciano a galoppare e non c’è limitazione del traffico che tenga, tanto è vero che nessun Sindaco si sente di mettere i bastoni tra le ruote allo shopping natalizio, di fronte al quale le “misure di emergenza” (e se le parole hanno ancora un significato si tratta di situazioni gravi) tanto solennemente annunciate qualche mese prima, passano subito in secondo piano».

«Sarebbe il caso – conclude Bertucco – che Comuni e Regione Veneto cominciassero a rivedere le loro politiche urbanistiche e della mobilità: la maggior parte del bilancio in infrastrutture viene speso ancora nella costruzione di nuove strade mentre rimangono residuali gli investimenti in trasporto pubblico e nelle altre forme di mobilità sostenibile».