La lezione grande dell’architetto 29enne Alvise Trincanato, scomparso lo scorso luglio, quel suo impegno per il recupero dei luoghi deve diventare eredità collettiva. Durante i giorni del Tocatì, Riva San Lorenzo si è trasformata in un giardino urbano dove hanno dialogato arte, musica e progetti di valorizzazione del territorio. Grandissima la partecipazione, adesioni importanti anche alla visita guidata nella Verona insolita a cura dei Giovani Amici dei Musei Civici, capitanati dal fratello di Alvise, Pietro Giovanni.
Sabato 14 e domenica 15 settembre tra attività per bambini, musica, interviste e giochi di strada si è regalato un altro volto a questo angolo di città, teatro vilipeso dallo spaccio e dalle tante forme del degrado. Grande partecipazione dei residenti che assieme all’Associazione RiVer-Primavere Urbane hanno redatto un’altra versione possibile di Riva San Lorenzo. L’appello che esce dalla due giorni è uno ed è indirizzato all’amministrazione come alle tante realtà che compongono il mosaico associativo della città: abitare gli spazi, preferire l’inconsueto al luogo già noto, collaborare con i residenti e saldare ulteriormente il rapporto, per illuminare spazi troppo a lungo dimenticati, relegati, senza motivi precisi, a luoghi di serie b della geografia cittadina.