Flavio Tosi replica oggi alla nota stampa dall’Hellas Verona diffusa ieri pomeriggio attorno alle 13 sul sito della società gialloblu.
«Dicono un po’ stizziti e molto impermalositi che sbaglio ad affermare che loro sono tra i proponenti del progetto. E minacciano querele non si sa bene per quale motivo, contro le ‘strumentalizzazioni” scrivono. – controreplica Tosi – Non capisco di quali strumentalizzazioni parlino, forse qualche dirigente del Verona non comprende il diritto/dovere di attività amministrativa di chi ricopre incarichi in Comune. Forse Setti e Barresi sono talmente disinteressati alla città, che non vogliono che ci sia qualcuno che si faccia portavoce di molti veronesi e dica la verità in mezzo a un mare di opacità, ipocrisie e prese in giro su un progetto che ha tutte le sembianze di una mega-speculazione non si sa bene con quali denari, dato che a oggi manca un piano economico-finanziario, come confermato e verbalizzato pure dagli uffici preposti del Comune».
«Io da amministratore – per dieci anni come Sindaco e oggi come capogruppo all’opposizione – ho il dovere politico e morale di segnalare le tantissime stranezze di questa operazione. – prosegue il consigliere comunale – Trovo surreale, se non comico, che il Verona minacci querela al sottoscritto perché adempie ai suoi doveri amministrativi. Si accomodino pure, per carità, mi spiacerebbe solo perché così s’intasano i tribunali per sciocchezze e non per le cose serie. Per quanto mi riguarda certamente non mi fermano e non mi fanno paura».
Tosi poi affila il sarcasmo:«Che poi vorrei sapere: perché allora Setti e Barresi non diffidano Sboarina, che da politico parla del nuovo stadio un giorno sì e l’altro pure? Lui non strumentalizza? Perché tutta questa paura e acredine verso una parte sola? Forse perché Setti e Sboarina sono in perenne luna di miele tanto vanno d’amore e d’accordo? Una storia commovente, la loro. Sboarina che vuole il nuovo stadio in accordo anche con Setti che, confermo (alla faccia delle minacce di querela!), non è spettatore nell’operazione nuovo stadio».
Tosi, al riguardo, ricorda: «Fu il socio del messicano Esparza, l’ex calciatore Thomas Berthold, non certo io, in un’intervista del 30 marzo scorso scorso a dire che l’idea di uno stadio nuovo nacque parlando con Francesco Barresi, direttore operativo del Verona. Fu l’Hellas Verona, non certo io, a stipulare il 26 marzo scorso un accordo scritto con la società Nuova Arena srl del messicano Esparza, che ha la sede italiana nello stesso stabile dell’Hellas Verona. Fatti e dichiarazioni inoppugnabili, pertanto il comunicato dell’Hellas Verona contiene affermazioni ridicole, che aggiungono nuove stranezze alle tante della saga nuovo stadio».