Niente accordo? Allora si sciopera, per la seconda volta. E sarà così dalle 17 di oggi e fino a fine turno, orario nel quale gli autisti di Verona non garantiranno il servizio. Da tempo infatti i sindacati e gli autisti lamentano stipendi troppo bassi e ritmi di lavoro estenuanti.

A Verona si lavora infatti per una base media di 1100 euro mensili (per 39 ore settimanali), spiega Stefano Ferrari, segretario provinciale di Faisa Cisal. A questo si aggiungono circa 100 euro derivanti dalla vendita di biglietti durante il servizio, e gli straordinari, che data la mancanza di personale arrivano anche a 50 ore mensili.

Gli autisti quindi oggi scenderanno in piazza Bra, alle 17. Questo per garantire, anche quest’anno, il responsabile servizio di trasporto ai giovani studenti, che questa mattina hanno cominciato l’anno scolastico.

Ma la data annunciata vuole essere un chiaro monito ai vertici di Atv, al Comune, e a Ferrovie Nord, maggiore azionista dell’azienda, per chiedere un aumento degli stipendi, che al momento «sono tra i più bassi d’Italia».

«Solo nell’ultimo anno sono 25 le persone che si sono licenziate a causa degli stipendi troppo bassi – spiega Ferrari – in azienda poi c’è carenza di personale, e questo va a scapito della qualità del lavoro e quindi della sicurezza degli utenti.»

«Quello che chiediamo – conclude Ferrari – è che gli stipendi arrivino ad una base media di 1300 euro.»