La Procura di Venezia ha ricevuto oggi dalla Capitaneria di porto lagunare la relazione sugli spostamenti della nave da crociera Costa Deliziosa che ieri è stata protagonista di uno “scarrocciamento” per il forte vento che l’ha portata a sfiorare la Riva dei Sette Martiri, in pieno centro storico cittadino.
L’indagine è affidata al pm Andrea Petroni che ha aperto un fascicolo senza indagati e ipotesi di reato. Eventualmente potrebbe essere quella di rischio di naufragio (art. 450 del Codice penale), anche se incidente non c’è stato.
Il Pm ha annunciato che una volta letta la relazione provvederà a sentire tutti i soggetti coinvolti: il comandante della nave, il pilota del Porto e i capitani dei tre rimorchiatori che hanno evitato il peggio. Da valutare – secondo la Procura lagunare – la catena degli ordini, le disposizioni e il rispetto della sicurezza.
«La responsabilità maggiore di quanto è accaduto ieri e di quello che potrà accadere in futuro è di chi non ha deciso in questi mesi: il riferimento è al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Danilo Toninelli, che ha poteri funzionali sull’intera filiera portuale, dalla Capitaneria di Porto alla Guardia Costiera, dal Provveditorato alle Opere Pubbliche all’Autorità di sistema portuale». Lo ha detto oggi il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro dopo l’episodio che ieri ha coinvolto in città una nave Costa.
«Ieri nel bacino di San Marco a Venezia si è rischiato un gravissimo incidente con una nave da crociera fuori controllo durante una burrasca» afferma Roberto Morassut, responsabile Infrastrutture del Pd. «È la conferma che anche su questo tema, quello delle grandi navi da allontanare dalla laguna di Venezia, il Governo continua a perdere tempo, dopo tante chiacchiere al vento».
«Chi ha autorizzato il movimento della nave nonostante l’avviso di burrasca? Cosa si è fatto per scongiurare il rischio di un incidente con quelle condizioni meteo?» chiede Morassut. «Il Ministro Toninelli un mese fa appena aveva detto che avrebbe risolto il problema in pochi giorni. Non è cambiato nulla. Mentre Toninelli si conferma abile solo a parlare, a puntare il dito, a ingaggiare assurde crociate senza alcun beneficio per gli interessi generali, rischiando di passare alla storia come il “Ministro dei disastri” che ha paralizzato uno dei dicasteri più strategici per la crescita del Paese». (Ansa)
Il ministro Danilo Toninelli ha risposto così alle accuse di Brugnaro, su Twitter. «Brugnaro come al solito straparla. Dopo anni di inerzia anche da parte di quelli della sua area politica, siamo vicini a una soluzione seria per mettere fuori le grandi navi da Venezia. Marghera è opzione scellerata per sicurezza e ambiente, convinceremo di ciò anche Unesco».