Fondi europei: Veneto premiato con 46 milioni di euro

Grazie al raggiungimento degli obiettivi prefissati dall’Unione europea, la Regione Veneto avrà a disposizione ulteriori 46 milioni di euro da investire nella crescita occupazionale, nel rafforzamento della competitività del sistema economico regionale e nella prevenzione dell’esclusione sociale.

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Elena Donazzan

Il premio arriva a seguito dei risultati ottenuti nella gestione del Fondo sociale europeo e consiste nello sblocco dell’intera dotazione di risorse prevista per la programmazione 2014-2020, andandosi ad aggiungere ai 718 milioni di euro già stanziati.

«Un risultato – commenta Elena Donazzan, assessore all’istruzione, formazione e lavoro – che fa del Veneto un modello virtuoso a livello nazionale e che si rivela in controtendenza rispetto ai timori recentemente espressi dal Direttore generale e responsabile per le politiche regionali della Commissione europea, Marc Lemaitre, circa la capacità di spesa delle autorità italiane. Le risorse saranno utilizzate per investire ancora di più sulle persone e sulla loro crescita: sui ragazzi che intendono professionalizzarsi, sulle persone in condizioni di svantaggio per favorirne l’inserimento del mercato del lavoro, sui lavoratori per incrementare la competitività delle imprese, sulle pubbliche amministrazioni per supportarle nello sviluppo in termini di efficienza».

I dati sulla gestione del Fondo sociale europeo sono stati presentati a Venezia in occasione del Comitato di sorveglianza del programma operativo regionale: 540 milioni di euro già investiti (oltre il 71 per cento delle risorse disponibili) e 510 milioni finanziati, 196 mila persone coinvolte, pari al 79 per cento dell’obiettivo prefissato per il 2023, in interventi spesso di carattere innovativo che hanno interessato lavoratori (37 per cento dei destinatari), studenti (35 per cento) e oltre 55 mila persone disoccupate o in condizioni di svantaggio raggiunte da servizi di inclusione (27 per cento).

A questi si aggiungono i 73 progetti rivolti alle amministrazioni pubbliche (Tribunali, Comuni, Forze dell’ordine) per supportarle nei processi di recupero di efficienza, che hanno coinvolto complessivamente circa 8.500 persone, il 60 per cento delle quali donne.

«Grazie alla rete di organismi accreditati e all’impostazione dei partenariati obbligatori con scuole, aziende, parti sociali, enti locali e soggetti rappresentativi – sottolinea l’assessore Donazzan –  la Regione è riuscita a costruire progetti condivisi e partecipati, in alcuni casi riconosciuti quali esempi di eccellenza dalle valutazioni nazionali, a partire dal monitoraggio Indire che pone i progetti degli ITS Academy del Veneto ai vertici delle graduatorie nazionali».

L’approccio utilizzato per la programmazione veneta dei fondi Fse 2014-2020 si inquadra nel contesto strategico di Europa 2020 che punta a favorire un’occupazione e una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva, ponendo come obiettivi l’aumento fino al 75 per cento dei livelli occupazionali della popolazione in età lavorativa, l’inclusione sociale e la lotta alla povertà, il miglioramento della qualità e dell’efficacia dei sistemi di istruzione e formazione, la creazione di nuovi e migliori posti di lavoro e di una forza lavoro competente, qualificata, adattabile e in grado di rispondere ai mutamenti economici.

«Si è investito – ricorda Donazzan – in politiche finalizzate ad un innalzamento complessivo dei livelli di qualità dell’occupazione, intervenendo in maniera mirata per contenere e superare i gap tra domanda e offerta di lavoro ancora esistenti, diminuire i tassi di disoccupazione, migliorare la cooperazione pubblico/privato, innalzare i livelli di qualificazione professionale dei cittadini, ridurre i divari ancora esistenti e le aree di disagio socio-economico».

Tra i principali interventi messi in campo dalla Regione si ricordano: le Botteghe della tradizione e gli Atelier aziendali; ITS Academy; Assegno per il Lavoro; Work experience rivolti a disoccupati e inoccupati di età superiore ai 30 anni; Lavori di pubblica utilità per il sostegno all’inserimento lavorativo temporaneo di disoccupati privi di tutele e di soggetti svantaggiati; AICT (Azioni integrate di coesione territoriale); Disabili; INN Veneto. Cervelli che rientrano per il Veneto del futuro. Progetti di innovazione sociale.