Migranti: appello del Garante dei detenuti

Intanto continuano gli arrivi di migranti. In 20 approdano a Porto Empedocle, barca abbandonata a Selinunte.

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Il Garante nazionale dei detenuti lancia un appello ai suoi omologhi europei, in particolare quelli di Norvegia e Malta, affinché si risolva lo stallo sulla situazione della nave Ocean Viking, da tredici giorni senza un porto sicuro e al largo del Mediterraneo con a bordo 356 migranti.

L’obiettivo è un’azione comune urgente per «rafforzare la tutela dei diritti delle persone a bordo». Il Garante nazionale ha «spesso registrato l’assenza della voce dei propri omologhi, i meccanismi nazionali di prevenzione (Npm) europei ai sensi del Protocollo Onu alla Convenzione contro la tortura o altri trattamenti crudeli, inumani o degradanti (Opcat)».

Il Garante nazionale ha inviato una lettera al Parliamentary Ombudsman della Norvegia, Aage Thor Falkanger, alla Presidente del Npm norvegese, Helga Fastrup Ervik, e al Presidente del Board of Visitors for Detained Persons of Malta, Andre Camilleri «per un’azione coordinata».

Mentre la nave Ocean Viking con 356 migranti a bordo è ferma al largo del Mediterraneo in attesa di avere assegnato un porto sicuro, proseguono mini sbarchi e arrivi “fantasma”, in Sicilia.

Oggi sono giunti venti tunisini, a bordo di una piccola imbarcazione nel porto di Porto Empedocle (Ag), mentre altri migranti, che sarebbero riusciti a disperdersi sulla terraferma, sono arrivati sulla spiaggia che si trova all’interno del Parco archeologico di Selinunte.

Un barcone utilizzato dai migranti per la traversata dalle coste nordafricane è stato trovato abbandonato sul litorale di Triscina in contrada Gaggera. (Ansa)