Sono entrate nel vivo le consultazioni del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che al Quirinale ha ricevuto le delegazioni di Fratelli d’Italia, Forza Italia, Partito Democratico, Lega, Movimento 5 Stelle.
«Non un governo a qualsiasi costo: serve un governo di svolta, alternativo alle destre, con un programma nuovo, solido, una ampia base parlamentare e ridia una speranza agli italiani. Se non dovessero esistere queste condizioni, tutte da verificare, lo sbocco naturale della crisi sono nuove elezioni anticipate alle quali il Pd è pronto». Lo ha affermato il segretario del Pd Nicola Zingaretti al termine dell’incontro con il Capo dello Stato.
Il passo indietro sui decreti sicurezza è imprescindibile per un accordo con il M5S, secondo Andrea Orlando. «Sicuramente sì, quello è un cambio radicale di politica su questi temi». Lo ha detto parlando con i giornalisti davanti al Nazareno.
«Le elezioni sono oggi l’unico esito possibile, rispettoso dell’Italia, dei suoi interessi, del suo popolo e della Costituzione» Lo detto la presidente di Fdi Giorgia Meloni.
«Occorre costituire in Parlamento una maggioranza di centrodestra che corrisponda al sentire degli italiani. Qualora non fosse possibile, la strada maestra è una sola: elezioni anticipate. Questo è il suggerimento formulato al capo stato in cui Forza Italia ripone massima fiducia per le scelte che riterrà di fare». L’ha detto il presidente di Forza Italia ed ex premier Silvio Berlusconi, al termine delle consultazioni con Sergio Mattarella.
«Bella discussione, sono contento di essere a capo di una forza compatta. Abbiamo scelto di portare nelle case degli italiani le cose che non vanno, qualche anno fa sarebbero rimaste nelle stanze segrete. L’Italia non può permettersi di perdere tempo, con un governo che litiga». Lo afferma il leader della Lega, Matteo Salvini, al Quirinale dopo le consultazioni con il Presidente della Repubblica.
«Un “accordo contro”, tra Pd e M5S, è la vecchia politica. Io non penso che l’Italia abbia bisogno di un “governo contro”. Se poi qualcuno mi dice “ragioniamo perché i “no” diventano “sì”, miglioriamo la squadra, diamoci un obiettivo, facciamo qualcosa “non contro” ma “per”, io l’ho sempre detto, sono una persona concreta, non porto rancore e guardo avanti, non indietro» ha aggiunto Salvini.
«Abbiamo informato il capo dello Stato di quelli che, secondo noi, sono obiettivi prioritari per gli italiani, 10 impegni che secondo noi devono essere portati a compimento». L’ha detto il leader del M5S Luigi Di Maio, al termine delle consultazioni con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Di Maio ha quindi elencato il decalogo dei temi considerati prioritari, dal Movimento, in un nuovo governo: si va dal taglio dei parlamentari alla tutela dell’ambiente, passando per la riforma della giustizia, del sistema bancario, del conflitto di interessi. Sul taglio del numero dei parlamentari il capo politico ha evidenziato «deve essere priorità in Aula». (Ansa)