Rotti gli indugi, la Lega deposita in Senato la mozione di sfiducia a Giuseppe Conte, chiedendo di metterla ai voti «al più presto». E il Presidente del Senato Elisabetta Casellati ha convocato la conferenza dei capigruppo per lunedì 12 agosto alle ore 16.
La data della discussione della mozione di sfiducia al premier sarà fissata in quella circostanza. La Lega rimarca anche che Conte non era in Aula sulla Tav a ribadire il sì, e ha così creato ‘il paradosso della spaccatura, come su altri temi’.
Fin dalla tarda serata di ieri continuano scambi di accuse tra gli alleati della maggioranza e la Lega che chiede le elezioni.
«Andiamo subito in Parlamento per prendere atto che non c’è più una maggioranza, come evidente dal voto sulla Tav, e restituiamo velocemente la parola agli elettori», aveva scritto in una nota Salvini. «Inutile andare avanti a colpi di no e di litigi, come nelle ultime settimane, gli Italiani hanno bisogno di certezze e di un governo che faccia, non di “Signor No”. Non vogliamo poltrone o ministri in più, non vogliamo rimpasti o governi tecnici: dopo questo governo (che ha fatto tante cose buone) ci sono solo le elezioni».
Nel M5s cresce l’insofferenza per la il Carroccio. Luigi Di Maio: «La Lega ha preso in giro il Paese; votare subito taglio parlamentari, poi le elezioni».
«Una cosa è certa: quando prendi in giro il Paese e i cittadini prima o poi ti torna contro. Prima o poi ne paghi le conseguenze», sottolinea Di Maio.
«Ho già chiarito a Salvini che farò in modo che questa crisi da noi innescata sia la più trasparente della storia della vita repubblicana». Lo ha dichiarato il presidente del Consiglio Giuseppe Conte a Palazzo Chigi.
«Spetterà a Salvini, nella sua veste di senatore, spiegare al Paese e giustificare agli elettori che hanno creduto nella prospettiva del cambiamento le ragioni che lo portano a interrompono bruscamente» l’azione di governo, continua Conte.
«È venuto a parlarmi Salvini il quale mi ha anticipato l’intenzione di interrompere questa esperienza di governo e di andare a votare per capitalizzare il consenso di cui la Lega gode attualmente», sottolinea Conte.
«Questo governo ha sempre parlato poco e lavorato molto – continua Conte –. Questo governo da me coordinato si è adoperato incessantemente per realizzare innumerevoli progetti di riforma a beneficio di tutti gli italiani. Non accetterò più quindi che vengano sminuiti la dedizione, la passione con cui gli altri ministri, tutti i viceministri, tutti i sottosegretari, insieme a me, hanno affrontato l’impegno di governo. E non posso accettare che sia svilito il cospicuo lavoro svolto dai parlamentari».
Su Facebook il segretario del Pd Nicola Zingaretti si dice «pronto alla sfida. Nelle prossime elezioni non si deciderà solo quale governo ma anche il destino della nostra democrazia,della collocazione internazionale del nostro Paese. Il Pd chiama a raccolta tutte le forze che intendono fermare idee e personaggi pericolosi. Da subito tutti al lavoro,insieme,per fare vincere l’Italia migliore». (Ansa)