Misure anti-smog in Veneto: rimandati i blocchi Euro 4 diesel

Restano sospese le estensioni ai blocchi dei veicoli Euro 4 diesel, che non entreranno in vigore nel prossimo aprile, ma probabilmente in ottobre.

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Foto d'archivio

Rinforzate le misure anti-smog in Veneto, al fine di migliorare la qualità dell’aria. Restano sospese però le estensioni ai blocchi dei veicoli Euro 4 diesel, che non entreranno in vigore nel prossimo aprile.

Si è tenuto oggi, mercoledì 17 marzo in videoconferenza, il Tavolo Tecnico Zonale convocato dalla Provincia di Verona per illustrare le nuove misure straordinarie della Regione, finalizzate al contenimento dell’inquinamento atmosferico.

L’iniziativa è inserita nel contesto dell’accordo di Bacino Padano che comprende Veneto, Emilia Romagna, Lombardia e Piemonte.
Sono intervenuti: il Consigliere provinciale con delega all’Ambiente, Sergio Falzi, l’assessore all’Ambiente del Comune di Verona, Ilaria Segala, sindaci e rappresentanti degli altri comuni scaligeri, tecnici e funzionari della Regione del Veneto, di Arpav e della Provincia.

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Le misure rafforzate

Tra le nuove misure, e quelle rafforzate, introdotte da una delibera della Giunta Regionale pubblicata il 12 marzo e già vigente, sono previsti:

  • lo stop dei veicoli privati, fino a Euro 4 diesel compresi in allerta verde, nei giorni feriali dalle 8.30 alle 18.30 a Verona e in diversi Comuni della cintura cittadina (al momento il blocco resterà però sospeso come già precedentemente previsto per il periodo della pandemia);
  • lo stop fino agli Euro 2 diesel nei comuni con popolazione tra i 10 mila e i 30 mila abitanti, non compresi nell’agglomerato di Verona, già dall’allerta verde;
  • l’abbassamento di un grado nelle abitazioni e negli edifici pubblici in allerta arancio e rossa;
  • l’estensione del divieto di spandimento di liquami zootecnici in condizioni di allerta arancio o rossa, tranne mediante iniezione o con interramento immediato ed eccetto la zona “Alpi e Prealpi”;
  • l’estensione su tutto il territorio regionale – anche in questo caso esclusa la zona “Alpi e Prealpi” – del divieto di combustione di biomasse per stufe inferiori alla categoria ambientale “3 stelle”, in allerta verde, e inferiori a “4 stelle” in condizioni di allerta arancio o rossa.

Inoltre il periodo temporale di diverse misure, per il triennio, è stato ampliato dal primo ottobre al 30 aprile (precedentemente si fermava al 31 marzo).

Qui il link al sito Arpav per le differenze fra livelli verde, arancio e rosso.

I commenti

«Le misure sono già da applicare, tranne quella per gli Euro 4 in allerta verde che rimarrà sospesa durante la pandemia» spiega il consigliere provinciale Falzi. «Sono azioni, coordinate tra le Regioni del Bacino Padano, in esecuzione alla sentenza di novembre della Corte di Giustizia Europea che ha condannato l’Italia in quanto, in alcune zone, si è superato sistematicamente il limite di PM10. La Regione sta già predisponendo verifiche sulle attività a cui sono tenuti i Comuni, invito quindi i Sindaci ad adottare gli atti necessari per le nuove misure. Inoltre va ricordato che la stessa Regione, per alcune azioni, ha previsto dei fondi di sostegno».

Ilaria Segala blocco blocchi euro 4
Ilaria Segala, assessore all’urbanistica e all’ambiente del Comune di Verona

Il rinvio delle misure relative al blocco dei veicoli Euro 4 diesel a Verona interessa 14.109 auto. «Felici che la Regione abbia ascoltato e accolto le istanze del territorio» afferma l’assessora all’Ambiente Ilaria Segala, collegata questa mattina in videoconferenza con il Tavolo tecnico zonale. «Era assurdo, dopo le deroghe fatte quest’anno, vista l’emergenza sanitaria ancora in corso, andare a gravare sulle famiglie per un mese. Tra l’altro senza nessuna possibilità per il Comune di non applicare il provvedimento, pena non avere più accesso ai finanziamenti regionali. Aspettiamo quanto prima il provvedimento ufficiale, ma possiamo rassicurare i cittadini».

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«Certo è che il problema viene solo rinviato ad ottobre, quando sicuramente scatterà il blocco totale dei diesel euro 4 e, in allerta arancio, anche degli euro 5. Per questo stamattina ho insistito affinché arrivino quanto prima gli incentivi per il cambio auto. La Regione ci ha assicurato che sono stati stanziati 15 milioni di euro e che quanto prima verrà fatto il bando. In questo modo entro l’autunno i cittadini potranno organizzarsi e sostituire le macchine, per poter poi circolare liberamente. Contribuendo così al miglioramento della qualità dell’aria che resta l’obiettivo principale».

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