Giornata da bollino nero, come previsto, quella di oggi per il traffico a Verona. Primo vero test sulla nuova viabilità dall’avvio dei cantieri più impattanti del filobus sui sottopassaggi della circonvallazione esterna.
«Eravamo assolutamente consapevoli che la prima giornata, così come anche la giornata di domani e dopodomani, fossero giornate da bollino nero» ha dichiarato l’assessore alla Mobilità Tommaso Ferrari. «Lo abbiamo anche chiaramente comunicato, perché un cambio viabilistico di questa portata ha bisogno di tempi affinché l’utenza si abitui alla nuova viabilità. Lo stiamo monitorando dalle 6.30 di questa mattina».
L’incontro con la stampa è avvenuto infatti proprio nella sede della Centrale operativa della Mobilità e Traffico, dove ci sono i monitor che raccolgono le immagini del traffico da tutta la città.
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I primi correttivi sono già in atto: tempi semaforici variati in base al flusso di auto, nuova segnaletica e un’ordinanza specifica che da domani vieterà il transito dei mezzi pesanti dalle 7 alle 9 in tutta l’area interessata al cantiere.

L’appello del Comandante della Polizia Locale Luigi Altamura e dell’Amministrazione ai cittadini rimane quello di anticipare l’uscita da casa di almeno 20 minuti. Questa mattina fino alle 7.15 le vie limitrofe a via Città di Nimes erano scorrevoli, salvo poi registrare i primi incolonnamenti dopo soli 15 minuti.
«Lo schema trasportistico ha funzionato bene, tant’è che la circolazione all’interno della stazione, che è stata completamente rivista, si è rivelata del tutto funzionale al trasporto pubblico – ha detto l’assessore alla Mobilità Tommaso Ferrari -. Stiamo lavorando h24 per ridurre tutti i disagi che vengono riscontrati in tempo reale, così come faremo nei giorni prossimi. Siamo di fronte all’opera pubblica più grande degli ultimi 30 anni, è normale che la gente, se pur informata, abbia bisogno di qualche giorno di tempo per abituarsi a cambiare le proprie abitudini».
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Le critiche
La pensa diversamente il deputato Flavio Tosi (Forza Italia): «Siamo stati facili profeti perché era inevitabile che il mega-cantiere di via Città di Nimes paralizzasse la città, a meno che non fosse stato accompagnato da idee innovative per la viabilità che pure noi avevamo presentato all’amministrazione Tommasi, senza essere ascoltati».
Tosi ricorda – durante la campagna elettorale – di aver avanzato la proposta «di coprire il tratto del canale Camuzzoni che va dall’uscita della tangenziale nord all’altezza di Porta Nuova, passando per la stazione. Si sposterebbe lì parte della viabilità per la durata del mega-cantiere di via Città di Nimes».
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Il consigliere comunale di Verona Domani Paolo Rossi attacca: «Stamane abbiamo assistito ad immense code che hanno letteralmente paralizzato Verona». E suggerisce: «Serve una convenzione con società autostrade per consentire l’attraversamento da est ad ovest senza passare dalle arterie centrali. Si segnala anche insufficiente segnaletica per i mezzi pesanti che in uscita a Verona Nord si recano all’uscita centro».
Rossi aggiunge: «Semplicemente auspicare che i cittadini partano mezz’ora prima la mattina non è sufficiente e dà la chiara sensazione di una amministrazione che affronta il tema della viabilità con leggerezza. Preferire in questa situazione i mezzi pubblici pare altrettanto insostenibile visto che gli stessi autobus erano bloccati nel traffico».

La Lega chiede addirittura le dimissioni di Ferrari. «L’assessore Tommaso Ferrari chieda scusa ai cittadini veronesi che oggi sono rimasti bloccati per ore in coda in una città bloccata dal traffico e si dimetta, per evidenti incapacità di gestire una criticità che da mesi era nota a tutti tranne evidentemente all’amministrazione comunale, che se n’è occupata male e con ampio ritardo». Lo dicono il consigliere comunale Nicolò Zavarise e il responsabile cittadino della Lega Filippo Rando.
«Avevamo già denunciato un’evidente problema legato alla comunicazione» attacca Zavarise. «Criticità del genere non si possono risolvere con un paio di articoli sulla stampa o attraverso una pagina sul sito del comune. Serviva una massiccia campagna di comunicazione da far partire con largo anticipo, coinvolgere i quartieri. Incredibile sentire gli appelli del sindaco a ‘partire di casa prima del solito e a cambiare le strade di percorrenza abitudinarie’ e dell’assessore Ferrari ‘di informarsi’ come se fossero i cittadini a dover fare il lavoro degli amministratori comunali».
Alza il tiro il responsabile cittadino della Lega Filippo Rando: «Palese la totale incompetenza della giunta nella gestione di un’opera così impattante, che ha considerato in modo del tutto superficiale l’impatto dei cantieri sul traffico cittadino. Anche in questa circostanza l’amministrazione Tommasi si dimostra inadeguata. In primis l’assessore Ferrari che ancora una volta non si dimostra all’altezza della situazione. La città è paralizzata più che per i cantieri per la sua mancanza di preparazione, auspico che questo non sia un altro dei suoi esperimenti che i cittadini veronesi si ritroveranno a subire, serve competenza e serietà. Chi non è in grado di gestire la città faccia la cortesia di dimettersi».
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Critico anche il deputato di Fratelli d’Italia Marco Padovani: «Mi auguro che la giornata infernale, da bollino nero, che la città di Verona ha vissuto questa mattina dal punto di vista viabilistico, serva da monito al Sindaco Tommasi e all’assessore Ferrari per porre dei correttivi in maniera tempestiva e dare efficace comunicazione ai cittadini veronesi. Non è sufficiente la comunicazione fatta negli ultimi 10 giorni su alcuni quotidiani locali».
«I provvedimenti viabilistici di questo calibro devono essere comunicati con più largo anticipo, usando, se necessario il “porta a porta”, e le testate extracittadine. Una scelta che avrebbe fatto comodo a migliaia di turisti che durante il ponte del 25 aprile e il prossimo 1 maggio verranno a visitare la nostra città. Potevano essere fatte numerose scelte: l’amministrazione ha optato per quella meno programmatica».
Continua Padovani: «I danni di queste scelte ricascano su migliaia di cittadini che ogni giorno devono recarsi al lavoro o accompagnare i figli a scuola. Partire mezz’ora prima da casa, come possiamo apprendere dalle prime interviste uscite sulle testate veronesi, non serve a snellire il traffico».
«I risultati della mancata organizzazione di una viabilità alternativa si sono visti– afferma Patrizia Bisinella, capogruppo di Fare con Tosi in consiglio comunale – In una giornata ordinaria, senza eventi fieristici o congressi, si sono verificate code lunghe oltre un’ora con una fila di automobili che ha bloccato tutte le arterie principali, da Piazza Bra a Verona Sud, con blocchi nelle tangenziali e lungo tutte le intersezioni stradali, anche in zona Est della Città e a cascata su tutti i quartieri. Del resto chiedere ai cittadini di non muoversi tra le 7 e le 9 quando scuole e uffici hanno orari chiari e non modificabili è quantomeno segno di scarsa concretezza e poca sensibilità rispetto alla quotidianità delle famiglie veronesi».
«I cantieri erano necessari – conclude Bisinella – ma prima di ridurre la città in ginocchio sarebbe stato necessario individuare e sperimentare fin da subito percorsi alternativi: dall’apertura straordinaria della Ztl negli orari critici (7-9 e 17-19), all’individuazione di strade riservate a chi abita nei quartieri più colpiti e deve muoversi per questioni di famiglia o di lavoro. Oggi centinaia di bambini sono entrati a scuola mezz’ora in ritardo e migliaia di cittadini veronesi hanno tardato al lavoro. E stasera nell’ora di punta si replicherà per i rientri. Chi pagherà queste perdite?».
Le dichiarazioni della Polizia Locale e dell’amministrazione
Alla centrale operativa erano presenti oggi anche l’assessora alla Sicurezza Stefania Zivelonghi, l’assessora alla Cultura Marta Ugolini, gli assessori al Bilancio Michele Bertucco, al Decentramento Federico Benini, il dirigente Mobilità e Traffico Michele Fasoli, il comandante Polizia Locale Luigi Altamura, il presidente Commissione Consiliare 3^ Michele Bresaola, le consigliere comunali Alessia Rotta, Paola Poli, Chiara Stella, i consiglieri Giacomo Piva, Giacomo Cona, il vice-direttore ATV Antonio Piovesan.
Il Comandante Altamura ha rassicurato “da domani, dalle 7 alle 9, tutti i camion oltre 5 tonnellate non potranno circolare nell’anello nuovo che è stato predisposto –Coloro che arrivano da viale Piave saranno obbligati a girare per forza su via Fedrigoni e proseguire verso Basso Acquar e ponte san Francesco, gli altri devono trovare strade alternative, perché la priorità resta il trasporto pubblico. Questa mattina ha funzionato bene l’autostazione per cui l’entrata e l’uscita degli autobus. Fino alle 7.20, avete visto anche voi, si circolava. Dalle 7.30 tutti hanno tentato di arrivare in centro: o si anticipa di 15-20-25 minuti la partenza oppure si rischia di rimanere in coda. Questo l’obiettivo. C’è una scuola di 1650 studenti, hanno avuto ritardo solo venti studenti, per cui per noi questo è un ottimo risultato”.
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“Il tratto che è stato chiuso implica necessariamente cambiamenti di abitudini anche radicali nei tempie e nella modalità dei percorsi – ha aggiunto l’assessora Zivelonghi-. È interessante vedere che nonostante una campagna informativa massiccia una buona parte degli utenti risultava non a conoscenza dei percorsi, questo è anche un esperimento sociale. Sottolineo lo sforzo della polizia locale che è massiccio e ricordo che dobbiamo essere consapevoli che il meccanismo riguarda tutti, che gli agenti stanno facendo il loro lavoro, è comprensibile il disagio dei cittadini, però il sistema funzionerà nella misura in cui ognuno di noi farà necessariamente la propria parte”.
“Come amministrazione stiamo potenziando il lavoro agile e lo smart working ai dipendenti comunali e abbiamo stesso l’invito ad utilizzare queste misure anche alle aziende cittadine – ha aggiunto Bertucco-. Quanto all’opera, i lavori sono stati appaltati nel 2012 e l’avvio dei primi parziali cantieri risale al 2016, solo per ricordare ciò che non è stato fatto finora”.
“Nei prossimi giorni è in programma un intervento di asfaltatura in zona Porta Palio per sistemare alcune buche e migliorare la viabilità – ha aggiunto l’assessore alle Strade Benini-. I lavori saranno effettuati in notturna limitare i disagi”.
Il presidente di Amt3 Mazza ha ricordato le prossime tappe, “il 2 maggio si comincia a fresare l’asfalto nel sottopasso e dopo 10 giorni iniziano le operazioni di palificazione. Stiamo lavorando con la ditta per vedere di anticipare la fine di questo cantiere rispetto alla data ipotizzata, ovvero aprile 2024”.
“Come Consiglio comunale siamo a fianco dell’Amministrazione per raccogliere segnalazioni e suggerire migliorie – ha detto il presidente della Commissione consiliare Mobilità Michele Bresaola. Visto l’importante lavoro fatto sulla comunicazione, l’invito ai cittadini è di informarsi attraverso tutti i canali disponibili”.
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