Mangeresti cibo geneticamente modificato, ma più resistente? IL SONDAGGIO

Negli studi di Verona Network abbiamo approfondito la questione dell'editing genetico con il ricercatore Giulio Vicentini.

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Qualche giorno fa avevamo proposto ai lettori di Daily Verona un sondaggio relativo al cosiddetto “cibo sintetico”, per capire la posizione dei veronesi sul tema. È infatti ancora forte il dibattito sull’argomento, che genera opinioni divisive anche (e soprattutto) a livello politico.

«I prodotti da laboratorio non garantiscono qualità e benessere e non garantiscono la tutela della cultura e della tradizione enogastronomica italiana, a cui è legata parte della nostra tradizione», aveva infatti commentato il ministro dell’Agricoltura e sovranità alimentare Francesco Lollobrigida.

 «Il governo preferisce continuare con il suo proibizionismo sconsiderato, invece di fare ricerca e sviluppare una tecnologia che potrebbe permettere di inquinare e uccidere di meno», aveva replicato invece il segretario di +Europa Riccardo Magi.

Negli studi di Verona Network abbiamo approfondito la questione, spaziando al tema dell’editing genetico con il ricercatore Giulio Vicentini.

«Al momento questa tecnica è molto discussa – ha spiegato Vicentini in merito all’editing genetico -. Avrebbe molti usi, ma ad ora sia gli organismi modificati tramite editing genetico o tramite TEA (tecnica di evoluzione assistita), che è più o meno la stessa cosa, non si possono ancora coltivare in Europa. Eppure potrebbero apportare dei benefici creando, ad esempio, piante resistenti a certi patogeni fungini o piante più resistenti alla siccità, visto che è un tema abbastanza attuale. Il problema è che finché non ci sarà un’approvazione legislativa da questo punto di vista, non ci saranno molti fondi per creare queste piante».

E le controindicazioni? Nessuna, secondo Vicentini. «Non ci sono controindicazioni dal punto di vista scientifico. La difficoltà è nell’accettazione di queste tecnologie, soprattutto da parte della politica. La cosa divertente è che non ci sono neanche modi per capire se un organismo sia stato editato o meno. È chiaro che se si parla di editing genetico su esseri umani, anche il mondo scientifico condanna certi esperimenti».

Guarda l’intervista

I risultati del sondaggio saranno pubblicati sul quotidiano Daily Verona di domani!
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