L’incendio scoppiato all’interno del termovalorizzatore di Ca’ del Bue lo scorso 9 gennaio, e subito domato dai vigili del fuoco di Verona, non è passato inosservato. Il caso è diventato politico: dopo l‘intervento del consigliere comunale di Verona e Sinistra in Comune Michele Bertucco, che oltre a denunciare una «totale assenza di informazione e comunicazione con Agsm per la gestione del sito, ha depositato anche un’interrogazione urgente in Comune per chiarire cosa sia accaduto quella sera, ora il “caso Ca’ del Bue” arriva anche in Regione.

Ad alzare il polverone a Venezia sono i consiglieri regionali Cristina Guarda (EV), Anna Maria Bigon (PD), Andrea Zanoni (PD) e Elena Ostanel (VcV). «È il secondo incendio dal 2015, quest’ultimo ha tenuto impegnato i vigili del fuoco per ben due ore, destando molta preoccupazione tra i residenti e gli amministratori dell’area interessata. – afferma Cristina Guarda – A tutti loro dobbiamo risposte urgenti. A doverle fornire non sono solamente AGSM e l’amministrazione comunale, ma anche la Regione visto che già nel 2016 aveva approvato un progetto di ‘revamping’ poi declinato da AGSM».
Ribadiscono i consiglieri regionali: «Non possiamo attendere un ennesimo incendio, magari con rischi concreti per l’ambiente e la salute dei cittadini, prima di comprendere quale sia il destino dei forni in disuso a Ca’ del Bue e dell’intero impianto. Al momento emerge una nube: quella delle tante domande in attesa di risposta. Per questo motivo noi consiglieri abbiamo presentato una interrogazione per avere risposte certe dalla Regione sul destino dell’impianto e per conoscere la dinamica produttiva dell’incendio. Lo smaltimento dei rifiuti è sempre più un problema in Veneto».
L’invito di Agsm a stare piu attenti con lo smaltimento
E mentre si stringe il cerchio politico e aumenta la pressione per Agsm che dovrà dare una risposta in Regione e non solo, la municipalizzata con una nota precisa che l’incendio si è limitato all’interno della fossa di raccolta del rifiuto indifferenziato, dove è ipotizzabile si siano trovate ceneri da braci che avrebbero contribuito ad appiccare il fuoco.
«La squadra antincendio di Agsm, con il supporto dei Vigili del Fuoco, è prontamente intervenuta per spegnere le fiamme, circoscritte in profondità della fossa di raccolta del rifiuto indifferenziato. – si legge nel comunicato – La situazione è immediatamente rientrata nella normalità. Cogliamo l’occasione per raccomandare vivamente ai cittadini, visto quanto può succedere, di non gettare i residui di camini, stufe e caminetti nella raccolta indifferenziata ma di provvedere al loro smaltimento nell’organico, sempre accertandosi che siano completamente estinti.
