Ci si augura sempre di non doverlo usare, ma quando si è costretti, un defibrillatore può realmente salvare una vita. Si stima che in Italia le morti cardiache improvvise, in cui il decesso avviene entro un’ora dall’insorgenza dei sintomi, colpiscono ogni anno tra i 45.000 e i 60.000 italiani.

Anche per questo motivo i tre titolari della Farmacia ZAI, Vincenzo Di Leva, Miryam Starace e Giuseppe Pellegrino, hanno pensato di mettere a disposizione della cittadinanza e di tutte le persone che frequentano, soprattutto per lavoro, l’ampio quartiere a sud di Verona, un dispositivo DAE che da qualche settimana è presente all’esterno dell’edificio di via Francia 1.
«Fin da quando ci siamo trasferiti qui nella nuova sede di via Francia, oltre un anno fa, abbiamo pensato di fornire questo servizio fondamentale per il salvataggio di una vita. – commenta il dottor Di Leva – In ZAI, durante la settimana, si calcola che ci siano oltre 20 mila lavoratori e la nostra attività si trova in uno snodo dove passano tantissime persone al giorno».

«Abbiamo contattato l’azienda Lab01 heart engineering che ci ha fornito il dispositivo e ora è disposizione. – prosegue il dottore – Chiaro, si spera e ci si augura sempre che non di debba usare, ma quella volta che serve, sappiamo quanto sia importante».
«Solitamente, per utilizzare il dispositivo è necessario un corso, tuttavia, se dovesse capitare di doverlo prendere in mano, è fondamentale, prima di tutto, chiamare il 118 e iniziare subito il massaggio cardiaco o la rianimazione cardiopolmonare, guidati dai sanitari. Non appena lo strumento è a disposizione, bisogna farne uso».
Come funziona un defibrillatore
Quando il DAE, dopo esser stato applicato alla vittima in arresto cardiaco, riconosce una fibrillazione ventricolare, che è un’aritmia maligna del cuore, eroga una scarica elettrica che resetta il muscolo cardiaco e ne interrompe l’aritmia.
Le cinque fasi essenziali da seguire quando si utilizza un DAE:
- Accendere il dispositivo;
- Collegare i cavi delle piastre al defibrillatore;
- Attaccare le piastre adesive sul torace del paziente;
- Consentire l’analisi del ritmo;
- Premere il pulsante shock se espressamente indicato dalla macchina.
Si ricorda che l’utilizzo del DAE è solo un primo passo, occorre poi proseguire con le manovre di rianimazione cardiopolmonare, in attesa di assistenza da parte degli addetti del 118 che nel frattempo avranno raggiunto la persona colpita da arresto cardiaco.
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