
Italia Viva in campagna elettorale sosteneva Flavio Tosi, pur senza il simbolo del partito. Anche Matteo Renzi era passato da Verona per il sostegno a Tosi e a Federico Vantini, candidato in Lista Tosi, ma appunto in quota Italia Viva.
Ora i coordinatori regionale e provinciale del partito, rispettivamente il deputato Davide Bendinelli e Valeria Pernice, comunicano la scelta di puntare su Damiano Tommasi, in seguito all’incontro con gli iscritti e in vista del ballottaggio di domenica 26 giugno.
«Riteniamo che l’amministrazione Sboarina sia stata la peggiore di questa città , priva di ogni proposta riformista e di visione del futuro di Verona, rifiutando la logica di non partecipare al voto, considerando che la conferma di Sboarina porrebbe ancora di più in stallo la nostra città , anche per la sua compagine, l’invito è di guardare al nuovo, per andare verso un’altra direzione: Damiano Tommasi. Sulla sua Persona potremmo sperare di trovare la garanzia di una prospettiva di cambiamento che questa città deve costruire».
La decisione era già nell’aria. All’indomani del tesseramento di Flavio Tosi con Forza Italia e in seguito all’offerta di apparentamento con Sboarina, l’onorevole Bendinelli aveva dichiarato: «Le forzature in politica non pagano mai», definendo «una follia, una farsa» quella di Tosi.
Con un comunicato diffuso alla stampa, i renziani sostengono che «siamo chiamati come Partito ad un atto di coerenza e di difesa dei valori che ci rappresentano».
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«In questa tornata elettorale abbiamo lavorato convintamente per proporre ai veronesi un progetto e un programma per la città nel segno dell’innovazione, del riformismo, con proposte concrete a sostegno delle politiche familiari, partendo dal Family act della Ministra Bonetti, proponendo azioni concrete, magari piccole, ma in grado di incidere nella vita quotidiana di ogni persona per migliorarla».Â
«Abbiamo proposto uno sviluppo di città che in maniera armonica riesca a valorizzare il nostro immenso patrimonio artistico, culturale e paesaggistico coniugandolo con l’economia ed il turismo e futuro» continuano Bendinelli e Pernice.
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«Ma, soprattutto, abbiamo lavorato per la nascita di una proposta politica che, a partire dalle amministrative veronesi, si ponesse l’obiettivo della costruzione anche a livello nazionale di un polo riformista e moderato ben lontano da quello rappresentato da Sboarina e dalla sua maggioranza ai quali abbiamo rimproverato in ogni occasione le grandi occasioni perse in questi ultimi cinque anni. Ed è soprattutto sul piano politico, prima ancora dello stesso risultato elettorale che la nostra strategia ha subito un colpo d’arresto».
«Tuttavia, non abbiamo cambiato idea e continueremo a perseguire questa prospettiva pur nelle mutate condizioni. Continueremo il confronto con le forze politiche riformiste e liberali e con la società civile ribadendo la volontà di costruire un polo riformista, liberale, europeista con chiunque possa condividerne lo spirito ed i valori. Adesso, di fronte al ballottaggio, non ci tiriamo indietro» dicono Bendinelli e Pernice.
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