Istituto Assistenza Anziani di Verona, le critiche di Bertucco e Pd

Michele Bertucco e i consiglieri comunali di Verona del Partito Democratico criticano la gestione della vertenza da parte dei vertici dell'Istituto Assistenza Anziani.

Michele Bertucco e Federico Benini
Michele Bertucco e Federico Benini

Continuano a sommarsi le prese di posizione, anche politiche, sull’Istituto Assistenza Anziani di Verona. Oltre ai sindacati, che hanno annunciato una settimana di assemblee e scioperi con presidio in piazza Bra sabato prossimo, sul tema si sono espressi nelle scorse ore il consigliere regionale di Forza Italia Alberto Bozza e il consigliere comunale di Verona Flavio Tosi. Di seguito gli interventi di Michele Bertucco, consigliere comunale di Verona e Sinistra in Comune, e del gruppo consiliare comunale Pd con Federico Benini, Elisa La Paglia, Stefano Vallani.

Bertucco: «Commissariamento unica soluzione»

«Penso sia chiaro a tutti che la volontà di trasferire davanti a un giudice tutte le questioni sindacali riguardanti gli ultimi 20 anni di contrattazione aziendale rappresenti il fallimento conclamato non soltanto della direzione dell’Istituto assistenza anziani, che non ha mai saputo impostare le relazioni sindacali su un binario di normalità, ma anche della presidenza dell’ente e dell’intero consiglio di amministrazione che non sono riusciti ad evitare questa finta svolta» afferma Michele Bertucco.

«Finta perché è assai improbabile che la contro-vertenza aperta dalla direzione arrivi ad un qualche sbocco e che un giudice rimetta in discussione la vita lavorativa di tante lavoratrici e lavoratori, soprattutto in una momento come questo, quando tutte le forze dovrebbero essere rivolte a preservare la vita e il benessere degli ospiti già decimati a causa della pandemia».

«L’unico rammarico è che il Comune non disponga dei poteri per commissariare l’Istituto assistenza anziani che fa capo alla Regione. È chiaro tuttavia che questa resta l’unica strada per rompere una situazione di conflittualità senza sbocco» conclude Bertucco.

Pd: «Vivono fuori dal mondo reale»

«Il maxi-contenzioso aperto dall’Istituto Assistenza anziani ai danni dei lavoratori e delle lavoratrici dell’ente ci lascia basiti» scrivono Benini, La Paglia e Vallani. «Andare a rivangare più di 20 anni di trattamenti economici nel bel mezzo della seconda ondata della pandemia che ha già falciato tragicamente poco meno del 20% degli ospiti e messo fuori gioco una buona parte del personale è quanto di più irresponsabile si possa immaginare».

«Con l’attuale penuria di personale sanitario la mossa rappresenta un ulteriore incentivo alla fuga dalla Rsa, fenomeno ben noto in tutto il settore, nonché un disincentivo a nuove candidature di personale. Chi, di questi tempi, verrebbe a lavorare in una settore a rischio, in un ambiente caratterizzato da relazioni sindacali deteriorate al punto tale che di punto in bianco, rimette in discussione la contrattazione aziendale del 1999? E’ un clamoroso autogol!».

«Più che una contenzioso legale, la mossa sembra un escamotage per scaricare addosso ai dipendenti le criticità e le inefficienze dell’Istituto e sviare l’attenzione dai problemi di merito che sono tanti e gravissimi».

«Che questo accada con il sostegno dell’intero consiglio di amministrazione è cosa ancora più grave. Vivono fuori dal mondo reale. Come stabilito dall’ultima commissione consiliare, dove erano stati invitati solo i vertici dell’Iaa, stiamo attendendo la possibilità di confrontarci come Consiglio comunale anche con le organizzazioni sindacali. Al Sindaco e all’assessore alle Partecipate chiediamo una posizione fermissima per far cessare una volta per tutte questa conflittualità esasperata mettendo in campo tutti i poteri di cui l’amministrazione dispone».

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