Incendio salumificio, scuole chiuse lunedì a Parona, Arbizzano e Santa Maria

Rilevati anche questa mattina valori elevati di Pm10 nei pressi dell’incendio del salumificio di Arbizzano e delle scuole di Parona. Valori registrati in diminuzione, ma resta alta l’attenzione.

Incendio stabilimento Coati di Arbizzano. Pompieri al lavoro anche venerdì
Incendio stabilimento Coati di Arbizzano. Pompieri al lavoro il 10 febbraio
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Grande preoccupazione fra la popolazione per il fumo e il forte odore persistente anche ore dopo lo scoppio dell’incendio al salumificio Coati di Arbizzano di Negrar giovedì pomeriggio. Il sito produttivo è a poche centinaia di metri dal confine con il Comune di Verona e l’abitato di Parona.

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AGGIORNAMENTO: scuole chiuse a Parona, Arbizzano e Santa Maria di Negrar

«Come segnalato dall’ULSS9, le ultime analisi Arpav effettuate questa mattina e pervenute nel pomeriggio di oggi hanno rilevato elevate concentrazioni di polveri sottili compatibili con la continua immissione di inquinanti in atmosfera associata a condizioni metereologiche stabili e pertanto non favorevoli» riporta la nota del Comune di Verona diffusa in serata.

«Ciò premesso, a scopo precauzionale si ritiene opportuno che vengano ribadite le raccomandazioni indicate nelle precedenti note, con particolare riferimento al non stazionare in maniera continuativa all’aperto, alla sospensione delle attività all’aperto per ulteriori 24 ore nel raggio di almeno 1,5 km dal sito».

«Inoltre, in considerazione del fatto che tuttora permangono un paio di focolai attivi che determinano l’immissione di inquinanti in atmosfera e la ricaduta dei fumi emessi dall’incendio, è opportuno che anche l’attività presso le scuole di ogni ordine e grado di Parona e di Arbizzano, venga sospesa, data l’impossibilità di attuare all’interno delle aule un ricambio di aria naturale. Seguiranno ulteriori aggiornamenti, sulla base dei prossimi risultati dei campionamenti ARPAV».

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Pubblicata sul sito del Comune di Negrar di Valpolicella con la quale il Sindaco ordina:

  • a tutta la popolazione di non stazionare in maniera continuativa e di sospendere ogni attività all’aperto per ulteriori 24 ore nel raggio di un1,5 km dal sito dell’incendio.
  • di sospendere, per la giornata del 13-02-2023, l’attività presso le scuole di ogni ordine e grado nelle frazioni di Arbizzano e Santa Maria data l’impossibilità di attuare all’interno delle aule un ricambio di aria naturale.

Si raccomanda:

  • di tenere gli infissi chiusi nel raggio di un 1,5km dal sito dell’incendio;
  • l’utilizzo di mascherine FFP2 per uscire dalle abitazioni nelle zone a ridosso dell’incendio;
  • di procedere al lavaggio estremamente accurato di eventuali verdure o frutta provenienti dalla zona di ricaduta del fumo dell’evento;
  • alla cittadinanza di mantenere comportamenti prudenti in attesa di conoscere le successive eventuali misure a tutela della salute, conseguenti alle valutazioni degli Enti preposti.

La situazione dell’aria

L’ultimo bollettino dell’Arpav, oggi alle 15, diceva: «Causa inversione termica stamattina valori elevati di PM10 presso scuole di Parona e presso luogo incendio. In diminuzione nel corso della mattinata. Si rilevano tracce altri inquinanti dovuti alla combustione».

Nella serata di ieri, sabato 11 febbraio, il Comune di Verona faceva sapere: «L’ULSS 9 informa che i risultati delle misure effettuate dall’’ARPAV, permettono di confermare che non si ravvisano tuttora elementi tali da far ritenere che vi sia un aumento di rischio sanitario per la popolazione».

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«Si ritiene in ogni caso utile ribadire l’opportunità di mantenere le precauzioni suggerite in precedenza (non fare attività all’aperta, mantenere chiuse le finestre e utilizzare le mascherine FFP2), con particolare riferimento all’area circostante il sito in oggetto entro un raggio di 1,5 km, anche alla luce dei buoni risultati derivanti dai campionamenti speditivi eseguiti alla rotonda fra via Preare e lungadige Attiraglio alle ore 11.30, che hanno mostrato concentrazioni di inquinanti inferiori al limite di rilevabilità ed il PM10 è pari a circa 40 ug/m3».

Sia il Comune di Verona che quello di Negrar hanno sottolineato la necessità di non stazionare in maniera continuava all’aperto nel raggio di 500 m dal sito. «Resta salva la raccomandazione del lavaggio accurato delle verdure e della frutta eventualmente provenienti dalla zona di ricaduta del fumo derivante dall’evento in oggetto».

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