È in viaggio il tir colmo di cibo per gli animali che si trovano sotto le bombe. Con la campagna “Dona una ciotola all’Ucraina” sono stati raccolti a Verona 178 quintali di ‘pappe’ che sono già in strada verso Kiev. La destinazione finale, infatti, è il rifugio gestito da Andrea Cisternino con i volontari rimasti a presidio del canile nella capitale sotto assedio. Assieme ai loro 435 animali, da giorni senza cibo e acqua potabile.
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La colletta dei cittadini ha permesso in pochissimi giorni di raccogliere quintali di prodotti. Enpa, ente che gestisce il rifugio comunale del cane e del gatto della Bassona, ha sovvenzionato il trasporto ed organizzato nei minimi dettagli la parte logistica. Sull’autoarticolato partito mercoledì scorso anche 20 quintali di acqua forniti da Esselunga e il cibo donato dalle varie sezioni Enpa sia per gli animali che per i volontari. Quella del Comune di Verona è una raccolta indipendente messa in opera grazie alle associazioni animaliste di Verona, tra cui LAV, La voce dei conigli, Animalisti Verona Onlus, Lega del Cane, Freccia45 e Tribù Animale.

Al momento, quindi, il servizio di raccolta in via Adigetto è sospeso. I prodotti donati dai cittadini veronesi sono stati trasportati gratuitamente dall’azienda ABM srl alla Bassona. Lì i volontari, assieme alla consigliera delegata alla Tutela animale Laura Bocchi, hanno caricato il tir di ENPA. A supporto dell’operazione è arrivata evidentemente anche la Farnesina che dovrebbe garantire un corridoio umanitario per farlo arrivare a Kiev. L’attesa per l’esito della missione durerà probabilmente alcuni giorni, a causa dei molti controlli e dei passaggi delicati che un’operazione del genere comporta. L’acqua, il cibo per animali ed i viveri per Andrea Cisternino ed il suo gruppo dovranno essere introdotti, infatti, in zona già occupata militarmente dai russi e di quasi impossibile penetrazione. A supporto dell’operazione, oltre al Governo Italiano ed Ucraino, ci saranno l’associazione Save Ukraine e la Caritas Ucraina.
«Ora speriamo tutti che il tir arrivi a destinazione e, con gli aiuti raccolti, vengano sfamati gli animali ma anche i volontari rimasti sotto le bombe – spiega Laura Bocchi -. Cisternino avrebbe potuto essere trasferito assieme a una parte dei cani, ma non ha voluto abbandonare quelli che non potevano essere spostati. Un gesto d’amore che come Comune di Verona supportiamo a distanza. Tutto è stato programmato nei minimi dettagli, un’operazione condotta a più mani proprio per l’importanza che ricopre e l’enorme difficoltà che ne deriva. Ora attendiamo speranzosi. Verona è orgogliosa che ENPA gestisca il Rifugio per animali di proprietà comunale, perchè è grazie a questa associazione se l’operazione si sta prospettando possibile; ma il ringraziamento va anche a tutte le associazioni animaliste del territorio, perchè ne è nata una rete di collaborazione che sta dando tantissimi frutti a favore del benessere animale, risultati per cui Verona è diventata nota in tutta Italia».
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