Migliaia di ragazzi e di ragazze provenienti da tutta la provincia, con i loro ‘fazzolettoni’ variopinti, questa mattina hanno riempito di canti e allegria i gradoni dell’Arena, in occasione dello straordinario evento con cui hanno festeggiato i cent’anni dalla nascita dello scautismo cattolico a Verona.
Un secolo di Storia e di tante storie che si intrecciano. Un’occasione per riflettere sul passato e per trovare nuovo entusiasmo nel cammino. È il monito di Robert Baden-Powell, fondatore dello scautismo internazionale: «Guarda più lontano, guarda più in alto, guarda più avanti e vedrai una via. Ma sappi anche voltarti indietro per guardare il cammino percorso da altri che ti hanno preceduto. Essi sono in marcia con noi sulla strada».
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Presente fra i giovani anche il vescovo di Verona Domenico Pompili, che ha celebrato la messa. A Verona si sono radunato circa 1.400 Lupetti e Coccinelle, gli associati più piccoli, 1.700 Esploratori e Guide (ragazzi e ragazze che hanno dai 10 ai 15 anni), seicento Rover e Scolte (ragazzi e ragazze dai 17 ai 21 anni) e 530 capi divisi nelle tre branche, termine che indica la suddivisione dei partecipanti per fasce di età.
I festeggiamenti in Arena costituiscono l’ultima tappa di un percorso iniziato a ottobre dell’anno scorso, che ha coinvolto capi e ragazzi, e concluderanno le attività dell’“uscita”, diversificate in base alle varie branche di appartenenza.
Ieri, in varie zone della città, si sono svolti giochi e attività, mentre una parte degli scout ha passato la notte in tenda sui bastioni.
«Celebrare il centenario – hanno spiegato gli organizzatori Agesci negli scorsi giorni – vuole essere occasione di incontro e confronto tra le tre zone, che difficilmente si trovano a lavorare insieme. Con questo evento l’Agesci veronese e tutti gli scout di oggi e di ieri non vogliono solo festeggiare un ricordo che appartiene al passato, ma da questo cercare un rilancio per il futuro, come punto di ripartenza, bussola per educare i ragazzi e le ragazze alla vita cristiana».
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Agesci
L’associazione nasce dall’unificazione di Asci, Associazione scout cattolici italiani, e Agi, Associazione guide italiane, avvenuta nel 1974. Con l’aumentare del numero dei gruppi presenti sul territorio veronese vennero formate dapprima due zone, la Verona Est e la Verona Ovest. Quest’ultima, nel 1995, venne ulteriormente suddivisa, dando origine alle zone Verona Monte Baldo e Verona Custoza. Oggi, a Verona e provincia, si contano 38 gruppi e quasi 5.000 associati, tra capi e ragazzi. L’Agesci si pone come obiettivo e valore fondamentale l’educazione dei giovani, secondo i principi e il modello del fondatore Baden-Powell. È attivo a Verona anche il Masci, Movimento adulti scout italiani.
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