«È un’emergenza sanitaria che stiamo vivendo un po’ alla giornata perché non abbiamo nel passato altri esempi che possano aiutarci. Stiamo reagendo anche unendo le forze tra sindaci, abbiamo fatto una chat e ci stiamo confrontando su ogni singolo argomento con la Provincia e con il Comune di Verona per seguire una linea univoca di comportamento» dice il sindaco di Nogara e presidente dell’assemblea dei sindaci dell’Ulss 9 Scaligera Flavio Pasini.
«Ogni Comune ha la sua particolarità: a Nogara siamo anche “fortunati”, tra virgolette, perché i casi che fin qui abbiamo dovuto trattare sono tutte persone che sono state positive, alcune sono a casa, altre all’ospedale, alcune famiglie sono in quarantena, però sono tutti sotto controllo».
«La situazione è anche abbastanza tranquilla perché le persone stanno reagendo bene alle cure. Abbiamo seguito le indicazioni date dalla Regione Veneto: sapevamo che c’era questa linea lunga per quanto riguarda la reazione alle cure però non siamo andati a sovraffollare le strutture ospedaliere».
«Rispetto alla Lombardia il Veneto ha tenuto a casa il 70 per cento delle persone, la Lombardia invece le ha fatte andare in ospedale e abbiamo visto cosa è successo con questo collasso delle strutture ospedaliere».
«In Veneto per fortuna abbiamo posti liberi nelle strutture dell’ospedale, in rianimazione e in terapia intensiva, la situazione è sotto controllo. È una situazione di emergenza, una situazione difficile però la stiamo portando avanti nel migliore dei modi».
«Sarà un po’ più lunga rispetto a quello che si poteva pensare ma cercheremo di uscire da questa emergenza nel migliore dei modi, questa è l’intenzione che abbiamo» conclude il sindaco di Nogara.
