Parte oggi la sesta edizione di Hostaria, la manifestazione dell’anno dedicata all’enoturismo a Verona. L’evento si terrà in tre piazze della città: piazza Bra, Cortile Mercato Vecchio e piazza dei Signori fino a domenica 11 ottobre. Ricco il programma e le proposte per il festival che avrà una veste diversa, un po’ più ristretta rispetto a quella degli altri anni causa Covid. Tante anche le cantine presenti e provenienti dal Veneto, ma non solo. Ne abbiamo parlato ai microfoni di Radio Adige Tv con Gianandrea Tinazzi, proprietario della Cantina Tinazzi di Lazise, che anche quest’anno sarà presente al festival.

Leggi anche: Meno due a Hostaria Verona. Quest’anno anche un omaggio a Puliero

«Noi partecipiamo perchè pensiamo che questo momento deve passare lavorando in una certa maniera, come facciamo noi e colleghi di altre aziende: con umiltà, facendo promozione, potremo trovare nel futuro ancora qualcosa di soddisfacente. Non bisogna mai demordere ed essere sempre attivi anche in questi momenti. – ha spiegato Tinazzi – Non bisogna demoralizzarsi, perchè questo è quello che si aspetta questa brutta malattia. Noi dobbiamo rimescolare le carte e ricominciare. Noi come Tinazzi siamo sempre andati avanti bene, anche perchè abbiamo anche mercati esteri e di conseguenza il lavoro c’è. Anche le altre aziende vedo che si stanno muovendo molto bene. Siamo una bella realtà e tutti abbiamo diritto di progredire e di essere buoni produttori di uve e vino».

Sulle aspettative per Hostaria: «Speriamo che ci sia gente, ma noi dobbiamo esserci. La gente ci consola con queste manifestazioni. Sono convinto che questo momento passerà e anche ora, in questi eventi, diamo tutto quello che si dava prima. Ritengo che sia giusto esserci in queste manifestazioni, dobbiamo esserci tutti e uniti».