Fondazione Arena, Gasdia: «Confido nel sostegno della città»

La sovrintendente di Fondazione Arena di Verona, confermata dopo un duro scontro politico, afferma di essere già al lavoro in vista del 100° Opera Festival.

Cecilia Gasdia foto Max Pucciariello
Cecilia Gasdia - Foto Max Pucciariello

Dopo il duro scontro politico che ha portato alla conferma di Cecilia Gasdia come Sovrintendente della Fondazione Arena di Verona, lei stessa fa sapere qual è il suo stato d’animo.

«Sono stata travolta da messaggi di affetto e attestati di stima da Verona e da tutto il mondo perla nuova nomina a Sovrintendente» dichiara Gasdia. «Ringrazio tutti, sono già al mio posto con la consueta passione e rinnovato entusiasmo. Ci attende un anno delicato e importantissimo e confido nel sostegno di tutta la città».

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Fra i primi messaggi ricevuti dalla rinnovata Sovrintendente della Fondazione Arena ci sono quello di Anfols, l’associazione dei Sovrintendenti delle Fondazioni lirico sinfoniche italiane, quello di Yusif Eyvazov, star internazionale che, insieme a tutti i più grandi cantanti internazionali, ha arricchito il cartellone del festival areniano del primo quinquennio Gasdia e infine, fra i tanti di sponsor e donatori, anche quello di Vittorio Moretti del prestigioso Bellavista, nuovo entrato tra le 67 Colonne dell’Arena di Verona.

Il messaggio di Anfols: «A nome di tutta l’associazione le più sincere congratulazioni alla nostra Vicepresidente per la riconferma nel Suo incarico».

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Il tenore azero Yusif Eyvazov: «Sono molto felice della conferma di Cecilia Gasdia quale Sovrintendente della Fondazione Arena. La qualità artistica raggiunta dal festival in questi ultimi anni è eccezionale. Adesso l’Arena è al pari dei grandi teatri internazionali. E cantare in un festival accanto ai migliori artisti internazionali rende per me Verona ancora più speciale di quanto non lo sia stata nel passato». 

Ricorda Vittorio Moretti, di Bellavista: «Conosco Cecilia Gasdia dal 1982 quando nei primi anni della nascita della Franciacorta la invitai a cantare alle settimane musicali di Erbusco e lei, giovanissima, aveva appena sostituito Monserrat Caballet alla Scala ed era considerata la nuova Callas. Due giorni dopo quel concerto nacque la mia ultima figlia e da allora Cecilia è diventata un’amica di famiglia ed ha seguito la crescita internazionale di Bellavista».

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«Lei portava il nome dell’Italia nel mondo esattamente come il nostro Franciacorta. Quando cinque anni fa è diventata sovrintendente non potevo sospettare le sue doti di manager di cui ha dato solida prova in questo ultimo quinquennio e le feci un grande in bocca al lupo per quella straordinaria avventura. Lo scorso anno sono venuto a conoscenza del progetto 67 colonne fondato da Rana e Calzedonia e l’ho subito chiamata per dirle che in occasione del centesimo festival sarei stato felice di aderire nella consapevolezza che la sua presenza è per me la miglior garanzia.  E per festeggiare la sua riconferma e per sostenere il 100° festival ho organizzato in Bellavista un pranzo per il prossimo 25 marzo aperto ad alcuni dei più importanti imprenditori bresciani» conclude Moretti.

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