Assemblea interregionale Spi-Fnp-Uilp: oggi 1400 pensionati al Teatro Geox di Padova, per affrontate quattro grandi tematiche che riguardano il Veneto, in vista della manifestazione nazionale del 1° giugno a Roma “Dateci retta”.
Giovedì 9 maggio al Gran Teatro Geox di Padova si sono riuniti i sindacati dei pensionati di Cgil, Cisl e Uil. Il focus incentrato sul Veneto ha riguardato la rivalutazione delle pensioni, la non autosufficienza, la riforma delle Ipab e l’invecchiamento attivo.
I sindacati denunciano i meccanismi di rivalutazione parziale delle pensioni che i sindacati subiscono da vent’anni, con progressiva perdita del potere d’acquisto. La legge di bilancio 2019 ha superato l’accordo sottoscritto in precedenza col Governo, introducendo più scaglioni ma con una base di calcolo peggiorativa. Il risultato è che in tre anni ai pensionati italiani non arriveranno 3,5 miliardi di euro (quasi 50 milioni in Veneto).
Per quanto riguarda la non autosufficienza, manca una legge quadro nazionale che stabilisca i criteri di riconoscimento e che riconosca i livelli essenziali di prestazioni sociali. Il Veneto dal 2009 aveva una legge apposita, ma negli anni è stata disattesa nella pratica e le risorse stanziate non sono sufficienti a coprire i bisogni dei circa 200 mila anziani veneti non autosufficienti.
Tra i temi affrontati oggi all’assemblea di Padova, anche la riforma delle Ipab. Il Veneto, denunciano ancora i sindacati, insieme alla Sicilia, è l’unica regione a non aver recepito la legge 328/2000 che prevedeva la trasformazione delle Ipab (gli istituti pubblici di assistenza e beneficenza) in aziende pubbliche territoriali di servizi alla persona. In questi anni i progetti di legge in regione non sono mancati, ma nessuno ha visto la luce. Il risultato è stato favorire negli anni il libero mercato, concedendo accreditamenti con troppa facilità.
Un traguardo, però, è stato raggiunto in Veneto: con la legge sull’invecchiamento attivo sono stati stanziati 800 mila euro per finanziare politiche a favore del ruolo degli anziani nella società.
La manifestazione nazionale, che si preannuncia molto partecipata, si terrà il primo giugno a Roma in piazza San Giovanni. Chiuderà il percorso di mobilitazione iniziato oggi, giovedì 9 maggio, con le tre assemblee svoltesi in contemporanea tra Padova, Napoli e Roma.
«Nonostante i molteplici appelli rivolti alle forze politiche che governano il Paese – dichiarano Spi, Fnp e Uilp – con l’obiettivo di trovare insieme delle misure che potessero andare incontro alle esigenze dei pensionati, l’unica decisione adottata dal governo è stata quella del taglio della rivalutazione, alla quale si aggiungerà un corposo conguaglio che i pensionati dovranno restituire nei prossimi mesi.»
«Avevamo chiesto di ridurre le tasse sulle pensioni che risultano essere le più alte d’Europa; ci siamo mobilitati per avere una sanità che rispondesse realmente alle esigenze dei pensionati.» «È necessario avviare una grande mobilitazione unitaria per impedire che si continui con politiche sbagliate che danneggiano ulteriormente la condizione di vita già difficile dei nostri pensionati.»