Il 2019 si classifica fino ad ora al terzo posto tra gli anni più bollenti del Pianeta, con una temperatura media del primo quadrimestre superiore di 0,90 gradi rispetto alla media del ventesimo secolo. Lo rende noto la Coldiretti. Nonostante le ironie che si sono scatenate sui social, la giovane attivista svedese Greta Thunberg ha ragione, sulla base degli ultimi rilevamenti della banca dati Noaa, il National Climatic Data Centre.
L’anomalia, sottolinea la Coldiretti, si fa sentire anche in Europa dove le temperature sono state di 1,96 gradi superiori alla media storica del periodo e classificano il 2019 al quinto posto tra i più caldi del vecchio continente. In Italia le temperature sono state di 0,84 gradi superiori alla media durante il primo quadrimestre, che si pone comunque al quindicesimo posto tra i più caldi dal 1800, secondo elaborazioni Coldiretti su dati Isac Cnr.
Maggio è risultato fino ad ora insolitamente freddo e piovoso, con pesanti effetti sull’agricoltura. La pioggia senza tregua ha compromesso le tradizionali semine primaverili di mais, soia, leguminose e patate, ma anche i trapianti di pomodoro e melone. Una situazione che rischia di far salire pesantemente il conto dei danni nelle campagne. Senza dimenticare le infrastrutture, le stalle scoperchiate le strade rurali franate e le serre distrutte con danni superiori ai 10 milioni di euro secondo la Coldiretti.
L’ultima ondata di maltempo, continua la Coldiretti, è l’evidente conseguenza dei cambiamenti climatici in Italia, dove l’eccezionalità degli eventi atmosferici è ormai la norma. Sono aumentate le manifestazioni violente, con grandinate, precipitazioni brevi ed intense e sbalzi termici significativi.