Il centauro nato a Vangadizza e residente con la compagna a Casaleone ha perso la vita domenica sull’appennino tosco-romagnolo.
Il dolore di mamma Maria è lancinante. “Mirko era appassionato di moto, ma sempre attento quando guidava”.
Mirko Ravagnani, 30 anni, originario della Bassa veronese, agricoltore, con la sua Harley Davidson domenica ha perso la vita. Erano le 14.30 e stava percorrendo con due amici la regionale 302 sull’appennino tosco-romagnolo, che congiunge Firenze con Faenza, 913 metri di altitudine, paesaggio mozzafiato e meta ambita e frequentata dai centauri italiani.
Ravagnani, diretto verso Faenza, stava percorrendo la strada di ritorno verso casa – a Verona, Casaleone, dove viveva da cinque anni con la fidanzata, sebbene lui fosse nato poco distante, a Vangadizza – quando si è scontrato frontalmente con una Volkswagen Passat, condotta da un ravennate rimasto illeso dall’impatto. Ravagnani è volato al suolo dopo un tentativo di frenata che ha lasciato sull’asfalto una striscia nera di 15 metri. Nel giro di pochi minuti sono intervenuti carabinieri e i medici del 118, che hanno cercato per circa un’ora di rianimare Ravagnani, ma purtroppo vanamente.
Mamma Maria, papà Fausto, i quattro fratelli e la compagna sono stati informati della terribile notizia alle 17 dai carabinieri del Nucleo operativo e Radiomobile di Legnago.
Appena si è sparsa la notizia nella pagina facebook di Mirko si sono moltiplicati i commenti di chi lo conosceva. Mirko lavorava come trattorista in un’azienda agricola. “Era un ragazzo solare e sereno con moltissimi amici” lo piange in lacrime mamma Maria.
Ora rimangono il dolore e i ricordi.
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