
«Se non ci sono gli euro figurarsi i rubli»: Claudio Borghi, presidente della commissione Finanze della Camera, commenta così quella che definisce una “ridicola” inchiesta su finanziamenti russi alla Lega. E parlando di Gianluca Savoini, indagato, dice che «non è un ufficiale della Lega, non è nulla».
«Matteo Salvini e il movimento che rappresenta verranno tutelati in tutte le sedi». Lo ha affermato Claudia Eccher, legale del vice premier e di Lega, riferendosi al caso. E poiché a Milano è aperta una indagine cui Gianluca Savoini, il presidente leghista dell’associazione LombardiaRussia, è indagato per corruzione internazionale, si può ipotizzare o una eventuale costituzione di parte civile qualora ci dovesse essere un processo in cui la Lega o il suo leader risultino parti offese o una richiesta di danni in sede civile.
«Non conosco Savoini. Non l’ho mai incontrato personalmente». Così il premier Giuseppe Conte, spiegando che il leghista era presente alla cena in onore di Putin a Roma solo perché partecipò al forum Italia Russia del pomeriggio. «Ho visto le foto e ho fatto accertare», spiega Conte: alla cena erano invitati “autonomamente” i partecipanti al forum gestito fra gli altri dall’Ispi. «Dobbiamo trasparenza. Abbiamo grandi responsabilità e vi chiarisco la ragione per cui Savoini era a una cena offerta da me», sottolinea.
(ANSA)