Nei giorni scorsi i capigruppo consiliari del Comune di Verona hanno ricevuto una richiesta da parte di tutte le organizzazioni Sindacali del trasporto pubblico (FILT CGIL – FIT CISL – UILTRASPORTI – FAISA CISAL – S.L.M. F.C.) di convocare una seduta straordinaria del consiglio comunale di Verona sul bando di gara del trasporto pubblico locale. Sulla questione, tra i primi a rispondere all’appello c’è il capogruppo di Verona e Sinistra in Comune Michele Bertucco, il quale afferma che «alla prima riunione dei capigruppo chiederà la convocazione di un consiglio comunale straordinario aperto».
«L’iniziativa sindacale segue una serie di incontri avvenuti in sede provinciale che non hanno portato a nessuna soluzione, – sottolinea Bertucco – anzi, come viene ricordato nella nota inoltrata dal sindacato si profila uno scenario peggiorativo: “… In data 27/07/2018 abbiamo avuto un incontro con l’Ente di Governo per discutere le possibili variazioni al bando di gara del Trasporto Pubblico Locale veronese allo scopo di evitare la frammentazione del servizio e quindi non disperdere le sinergie ottenute negli ultimi anni con l’integrazione del servizio urbano ed extraurbano (fino al 2006 gestiti da due distinte aziende). Al termine dell’incontro è emerso che le possibilità di poter modificare i termini della gara sono molto limitate, pertanto è molto probabile che il bando rimanga invariato, quindi con gli attuali due lotti che diventeranno tre nel momento in cui entrerà in funzione la Filovia. Questa scelta, che non abbiamo mai condiviso, rischia di vedere vincitori soggetti differenti, i quali dovrebbero gestire in maniera separata l’intero servizio provinciale, attualmente gestito da un’unica società, e “dividersi” i lavoratori attualmente alle dipendenze di ATV srl …”.
«Sulla questione della messa a gara del servizio di trasporto pubblico locale vorrei che ci si soffermasse un attimo sui comportamenti schizofrenici del Comune e della Provincia di Verona e si cominciasse a riflettere, pacatamente ma seriamente, sulla piega grottesca presa da questa faccenda. – prosegue Michele Bertucco – Da anni si parla di integrazione dei trasporti e di biglietto integrato, ma i tecnici della Provincia hanno proposto lo spacchettamento del bacino di trasporto in due lotti come fossimo negli anni Settanta. Inoltre i tecnici si sono giustificati dicendo che lo prevede la legge ma, come hanno sempre evidenziato i sindacati dei lavoratori del trasporto pubblico, altre città hanno scelto la strada del bando unico».
«Nel 2016 il Consiglio comunale di Verona vota per la gara unica e si impegna a presentare il piano cittadino del trasporto pubblico locale. La Provincia recepisce con propria delibera e, proprio per evitare che il pasticcio del filobus interferisca sulla gara, prevede un periodo di assegnazione molto breve. Bene. A più di due anni di distanza non c’è traccia del piano del trasporto pubblico locale del Comune di Verona e i tecnici della provincia, come abbiamo visto, propongono una soluzione che contraddice la precedente delibera provinciale. Per questo recependo la richiesta e, – conclude Bertucco – spero in collaborazione con tutti i capigruppo, presenterò la richiesta di convocazione del consiglio comunale straordinario e aperto al pubblico per consentire alle Organizzazioni Sindacali di intervenire e portare nel dibattito la preoccupazione di tutti i lavoratori del trasporto pubblico».