Assemblea 17 Dicembre denuncia: “aggressione neofascista”

Il gruppo di attivisti di sinistra non accetta che quanto accaduto l’altra sera a Veronetta venga etichettata dai media come un semplice scazzottata tra ragazzi alticci

Un’aggressione  di stampo neofascista in piena regola, almeno da quanto denunciato da Assemblea 17 Dicembre, movimento di attivisti di sinistra, per mezzo di un comunicato stampa inoltrato anche alla nostra redazione poche ore fa nel quale viene ricostruita la loro versione dei fatti e nel quale si chiede la chiusura della sede di Casapound di via Campofiore.

Nel comunicato si legge quanto riportato di seguito:

“Nella notte tra il 10 e l’11 novembre è avvenuta l’ennesima aggressione fascista nel quartiere di Veronetta. Le dinamiche riportate dai giornali non rispecchiano in alcun modo il reale svolgimento dei fatti, né le vere responsabilità delle parti.

Quattro persone, due ragazze e due ragazzi che da tempo frequentano i locali di Veronetta, uscivano da un appartamento di via Campofiore con l’intenzione di raggiungere uno dei locali di via San Vitale, camminando quindi lungo la via in direzione del locale Time Out. Sfortuna ha voluto che lungo il percorso ci fossero una ventina di militanti del gruppo neofascista di Casapound, che stazionavano all’esterno della loro sede di via Campofiore, nonostante nessun programma fosse previsto per la serata.

I quattro ragazzi, quando hanno visto i militanti di Casapound, hanno esitato a proseguire, memori delle continue minacce anche nei confronti delle ragazze e consapevoli del proprio aspetto non conforme ai canoni estetici dell’ideologia fascista: questo nonostante i quattro non facciano parte di alcun gruppo politico antifascista. Uno di loro però non cedeva alle intimidazioni e rispondeva verbalmente alle minacce, ricevendo per risposta un bicchiere di vetro in faccia, che gli provocava una ferita al naso.

A questo punto, vista la tensione e soprattutto il rapporto numerico (20 contro 4), decidevano di allontanarsi, ma venivano prontamente inseguiti dai militanti di Casapound e attaccati fisicamente con ombrellate e pugni.

Il ragazzo colpito precedentemente dal bicchiere veniva nuovamente attaccato, venendo ferito questa volta da un colpo dell’ombrellone. Anche le ragazze, nel tentativo di difenderlo, venivano malmenate  Una di loro, compagna del ragazzo ferito, chiamava disperatamente le forze dell’ordine e l’ambulanza, che una volta arrivata lo portava in ospedale. Nel frattempo i neofascisti di Casapound si defilavano, lasciando nel locale solo due persone, che all’arrivo della polizia raccontavano di essere stati attaccati dai quattro ragazzi.

In Veronetta il clima è pesantissimo proprio a causa della presenza di Casapound: ormai non si contano più le aggressioni avvenute da quando i neofascisti hanno aperto una sede nel quartiere.

Le stesse dichiarazioni rese da Casapound non rispecchiano quanto successo, come anche quelle di Bussinello, loro candidato sindaco alle ultime elezioni comunali. Sono solo il tentativo di non far apparire quanto la situazione in Veronetta sia grave. Istituzioni e organi di stampa si accontentano di far passare questa ennesima aggressione come la solita rissa fra opposti estremismi, ma è la prova di come si preferisca non riconoscere che a Veronetta, come in tutta Verona, c’è un reale problema di sicurezza per tutte le persone non conformi all’ideologia fascista.

La sede di Casapound va chiusa”.