Corte d’appello a Verona? Sboarina: “La politica è favorevole”

Verona vuole la corte di appello in cittàQuesto è quanto emerso ieri pomeriggio al tavolo permanente che si è riunito a Palazzo Barbieri. Le prossime mosse saranno condividere un dossier con i dati e le performance della giustizia veronese al prossimo tavolo permanente che riunirà parlamentari, consiglieri regionali e anche i vertici del Tribunale di Verona e dell’Ordine degli avvocati. Sboarina: “La politica è favorevole. Dobbiamo lavorare per questo obiettivo”.

Un dossier con i dati e le performance della giustizia veronese da condividere, entro un mese, al prossimo tavolo permanente che riunirà parlamentari e consiglieri regionali e, per l’occasione, anche i vertici del Tribunale di Verona e dell’Ordine degli avvocati. L’analisi dei numeri sarà utile per avviare un dialogo con il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede e per stilare il documento condiviso che sarà alla base della strategia per rendere Verona città sede di Corte d’Appello. Sono queste le prime mosse decise dal tavolo permanente che si è riunito ieri pomeriggio a palazzo Barbieri, con i rappresentanti del Tribunale e dell’Ordine degli avvocati.

Da un primo studio dei dati sulla Giustizia, infatti, è emerso che, in ambito penale circa il 50% dei reati, anche in Veneto, viene prescritto per la lentezza della macchina. In più, il tribunale di Verona soffre di una cronica mancanza di magistrati, nonostante l’anno scorso il Ministero abbia inviato in tribunale 5 nuovi giudici e un nuovo procuratore. Se si tiene conto dei vari parametri (numero di abitanti, aziende, attività d’affari, presenze turistiche), comunque, il tribunale di Verona risulta agli ultimi posti in Italia per numero di magistrati. Anche in ambito civile, le performance di Verona sono molto rallentate dalla corte d’Appello di Venezia visto che, per un secondo grado di giudizio, bisogna attendere in media 4 anni. In più va ricordato che i ricorsi provenienti da Verona, Vicenza e Rovigo rappresentano circa la metà di quelli presentati complessivamente alla Corte d’Appello veneziana.

“Questi numeri – ha sottolineato il sindaco Federico Sboarina – e anche il fatto che Verona possa contare su una situazione molto favorevole rispetto al passato ci mette nelle condizioni di avviare un percorso condiviso per riuscire ad essere sede di Corte d’Appello. Ci troviamo in una condizione politica difficilmente ripetibile con 18 parlamentari veronesi, con un ministro e un sottosegretario che, al di là dell’appartenenza politica, possono lavorare a questo obiettivo che è ben più di un’idea. Questo è il primo passo di una strategia che siamo pronti a giocarci fino in fondo perché oggi abbiamo una forza che in passato non avevamo”.