È stato condannato a un anno e dieci mesi, con la sospensione condizionale della pena, e con la sanzione accessoria della sospensione della patente di guida per l’analoga durata, L. M. G., 42 anni, di origini rumene ma residente ad Oppeano, il camionista che il l’11 maggio 2022, a Nogarole Rocca, ha causato il tragico incidente costato la vita, a soli sessant’anni, a Stefano Perinoni, di Vigasio. La sentenza è stata depositata ancora il 24 maggio 2023 dal Gip del Tribunale scaligero, dott.ssa Carola Musio, all’esito dell’udienza tenutasi quello stesso giorno, ma i familiari della vittima lo hanno appreso, per caso, solo in questi giorni.
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Con una procedura contemplata dalla legge, ma non certo frequente, infatti, l’indagato, a fronte delle gravi ed esclusive responsabilità della causazione del sinistro, una fatale mancata precedenza, ha chiesto e ottenuto di patteggiare la pena mentre si era ancora in fase di indagini preliminari. Ma dell’udienza e del patteggiamento concluso non è previsto l’obbligo di darne notizia ai congiunti, i quali attendevano invece una richiesta di rinvio a giudizio e la fissazione dell’udienza preliminare del processo, come avviene per prassi. Sull’altare delle ragioni dell’economia processuale è stato così sacrificato il sacrosanto diritto delle persone offese di essere informate e presenti in questi casi, e paradossalmente, nel verbale della già emessa sentenza di applicazione della pena e contestuale motivazione, si prende pure atto che all’udienza del 24 maggio «nessuno è presente per le persone offese».
«Un anno e dieci mesi per aver strappato una vita è nulla, tanto più perché mio marito non ha avuto colpa alcuna, non ha commesso alcuna infrazione – osserva la moglie della vittima, Emanuela -. Capisco che questa modalità possa essere ammessa dalla legge, e niente e nessuno ci riporterà indietro Stefano, ma un briciolo di sensibilità ce la saremmo aspettati nei confronti di una famiglia che ha aspettato invano ed è rimasta all’oscuro di tutto per mesi. Pensavo che sarebbe stato il minimo avvisare i parenti della vittima: questo patteggiamento a nostra insaputa ci lascia doppiamente basiti. Per noi non è giustizia questa».
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