Con 20 voti favorevoli, 1 contrario (consigliere Battiti per Verona Domani Rosario Russo) e 6 astenuti (consiglieri Pd Benini, La Paglia e Vallani – Verona/Sinistra in Comune Bertucco – Traguardi Verona Ferrari – Gruppo misto Padovani) è stato approvato ieri in consiglio comunale il Piano di Azione per l’Energia Sostenibile e il Clima – P.A.E.S.C.. Il documento è stato illustrato all’aula dall’assessore all’Ambiente Ilaria Segala.
«Il tema dell’abbattimento delle emissioni e le strategie per raggiungerlo sono cruciali nella lotta ai cambiamenti climatici e ai gas serra – ha precisato ll’assessore –. Il Piano consiste in un documento programmatico, nel quale sono definiti i tempi e gli strumenti di cui è necessario avvalersi per raggiungere l’obiettivo minimo di abbattimento del 40%, entro il 2030, delle emissioni di CO2 all’interno del territorio comunale. Il piano indica anche le modalità che permettono di rafforzare la capacità di mitigazione delle emissioni, gli strumenti per far fronte ai cambiamenti climatici e per garantire ai cittadini l’accesso all’energia pulita, sostenibile e alla portata di tutti”.
Il Piano si articola in più elaborati, riguardanti l’inquadramento (demografico, ambientale, territoriale, ecc.), l’analisi climatica riferita al territorio comunale, l’analisi del sistema energetico comunale, l’Inventario Base delle emissioni (IBE) di gas climalteranti, la valutazione delle vulnerabilità e del rischio di cambiamento climatico, la strategia (obiettivi e azioni) di mitigazione e di adattamento.
Il PAESC costituisce quadro di riferimento nei confronti di altri piani o programmi, sia per avviare un processo d’integrazione degli altri strumenti comunali, secondo una visione intersettoriale, in modo da gestire al meglio i nuovi scenari determinati dal cambiamento climatico, sia per orientare i progetti in modo da garantire requisiti mitigativi e adattivi.
Sono intervenuti nel dibattito i consiglieri: Michele Bertucco, Carla Padovani, Tommaso Ferrari, Stefano Vallani (Pd) e Paola Bressan (FI).
Approvata all’unanimità, 27 favorevoli, l’adozione della “Variante verde” al Piano degli Interventi, per la riclassificazione di aree edificabili, in aree prive di capacità edificatoria. Il documento, illustrato all’aula dall’assessore all’Urbanistica Segala, è in linea con gli obiettivi di contenimento di consumo di suolo e di inversione del processo di urbanizzazione del territorio.
Il provvedimento consente infatti ai proprietari di terreni dichiarati edificabili dal vecchio Prg, di richiederne la riclassificazione, affinché siano privati della potenzialità edificatoria. Una scelta per andare incontro ai proprietari di aree edificabili, soggette quindi al pagamento delle imposte locali sugli immobili, che risultano improduttive da anni e neppure più commerciabili.
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