I prezzi dei carburanti stanno aumentando rapidamente in diverse regioni d’Italia, superando i 2 euro al litro. Inizialmente, questa soglia era stata superata solo nelle stazioni autostradali e nel servito, ma ora anche le stazioni ordinarie hanno prezzi elevati.
Il presidente di Assoutenti, Furio Truzzi, ha lanciato l’allarme e ha chiesto misure immediate, proponendo il taglio delle accise come soluzione. Tuttavia, sembra che il governo non sia intenzionato a percorrere questa strada, al momento.
Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha annunciato l’intenzione di presentare un’iniziativa al consiglio dei ministri per sostenere le persone meno abbienti e gli autotrasportatori, tra cui la possibilità di introdurre una nuova “social card“. Questa misura mirerebbe a aiutare automaticamente le famiglie bisognose senza complesse procedure di domanda. Al momento, si sta discutendo dei dettagli dell’intervento, tra cui i beneficiari e le risorse necessarie per finanziarlo.
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Inoltre, il ministro Urso sta collaborando con il presidente dell’Antitrust, Roberto Rustichelli, per esaminare la concorrenza e la trasparenza nel settore dei carburanti, compresi i margini di guadagno delle raffinerie, i prezzi autostradali e le royalties pagate dalle compagnie petrolifere per l’estrazione del petrolio in Italia. Queste analisi potrebbero portare a ulteriori azioni per affrontare la crisi attuale dei prezzi dei carburanti.
Prezzi medi Veneto (13 settembre 2023)
TIPOLOGIA | EROGAZIONE | PREZZO MEDIO | |
---|---|---|---|
Gasolio | SELF | 1.889 | |
Benzina | SELF | 1.966 | |
GPL | SERVITO | 0.678 | |
Metano | SERVITO | 1.321 |
Il contesto secondo il vicepresidente di Confcommercio Verona Nicola Baldo
Qual è la situazione generale, di contesto, in cui aumenta il prezzo dei carburanti? Lo spiega Nicola Baldo, vicepresidente di Confcommercio Verona e titolare di un’azienda che si occupa proprio di distribuzione di carburanti: «C’è una situazione internazionale abbastanza pesante. Io circa un mese fa dicevo che “dovremo portare pazienza fino a fine agosto, poi in settembre si dovrebbe sistemare la cosa”. Sono stato smentito spudoratamente, chiedo scusa, di solito ci azzecco, ma questa volta proprio no».
«È un problema che nasce a livello internazionale. I Paesi dell’OPEC hanno ridotto la produzione di greggio e di conseguenza la lavorazione di tutti i prodotti finiti. E non contenti di questo, i primi due principali estrattori di greggio del mondo, che sono la Russia e l’Arabia Saudita, hanno accentuato questo blocco della produzione e l’hanno prolungato fino al 31 dicembre».
«Di conseguenza sono aumentati i prezzi di tutti i prodotti finiti. Tenendo sempre presente una cosa: le quotazioni del greggio, del gasolio, della benzina sono quotazioni fatte in borsa e vengono quotate in dollari per tonnellata. In questo momento si è apprezzato anche il dollaro, per cui nel cambio dollaro euro – aumentando il dollaro – non solo c’è l’aumento del prezzo del prodotto, ma c’è proprio la diminuzione del valore acquisto dell’euro, per cui abbiamo dei prezzi molto alti».

Michele Marsiglia, presidente di FederPetroli Italia
Quando si parla di “speculazioni sui prezzi“, secondo il presidente di FederPetroli Italia Michele Marsiglia c’è da fare qualche distinzione: «La speculazione non è una persona, non è un ente giuridico, non è qualcosa che la magistratura può accusare. Sono tanti mercati, tanti operatori, tante aziende che, muovendo i vari dati, fanno alzare i prezzi di un bene o di un servizio».
Marsiglia aggiunge poi una nota sulle strategie nel nostro Paese: «Manca una politica energetica, un disegno strategico che possa rappresentare l’interesse strategico di una nazione. Uno stato senza energia è uno stato perdente, perché condiziona i consumi, le politiche di tutti noi oggi. Quindi in Italia questo manca perché è stato fatto un piano di razionalizzazione delle raffinerie, quindi abbiamo sempre meno raffinerie. Molte hanno chiuso e le poche rimaste sono state anche convertite per la produzione di biocarburanti. E poi la rete carburanti è da ristrutturare, come anche i depositi. Manca tutta una filiera, a monte e a valle».

Il tema del giorno con le interviste complete è su Radio Adige Tv a “Squadra che vince”
Questa sera alle 18 e in replica 21 su Radio Adige Tv appuntamento con il tema del giorno anche a “Squadra che vince“, il programma condotto dal direttore del Gruppo Verona Network Matteo Scolari.
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