Cade dalla parete di roccia, fotografo muore a Ceredo

Incidente fatale ieri per un arrampicatore a Ceredo di Sant’Anna d’Alfaedo. Mauro Magagna, fotografo professionista e appassionato sportivo, è caduto per circa venti metri mentre scendeva lungo la falesia di Ceredo “alta”.

Incidente fatale ieri mattina in Lessinia per un arrampicatore a Ceredo di Sant’Anna d’Alfaedo. Mauro Magagna, fotografo professionista e appassionato sportivo, è caduto per circa venti metri mentre scendeva lungo la falesia di Ceredo “alta”.

I soccorritori giunti con l’elicottero hanno solo potuto constatare il decesso per i gravi traumi riportati. La causa sembra essere un’apertura non prevista del moschettone che avrebbe fatto uscire la corda e quindi ha lasciato cadere nel vuoto il 55enne di Colognola ai Colli.

  • parete ceredo sant'anna d'alfaedo incidente Mauro Magagna
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Chi era Mauro Magagna

Aveva 55 anni, era fotografo professionista. «Mauro Magagna fotografa da sempre, prima con gli occhi, poi con la mente – si presentava così attraverso la biografia pubblicata su un suo vecchio sito-portfolio –, e quando suo zio gli presta una vecchia e mitica Canon ftb tenta di trasferire su pellicola tutta una accozzaglia di visioni che lo accompagnano da tempo».

Magagna si descriveva come un appassionato sperimentatore: «Non ci sono giorni che non pensi a come imparare e sperimentare tutte le tecniche apprese leggendo, guardando e studiando i grandi fotografi. Le basi tecniche sembrerebbero precludere un percorso creativo, ma la vita è strana, infatti dopo un diploma e anni di lavoro in settori complementari ma assolutamente poco creativi decide di mollare tutto per dedicarsi a tempo pieno alla fotografia».

Per anni si è dedicato alla fotografia pubblicitaria, anche collaborando con grandi aziende veronesi e italiane. È stato anche insegnante di fotografia e fotoritocco.

«La fotografia naturalistica resta in Mauro una grande passione – continua nella sua descrizione – che lo porta in molte parti del mondo: South Africa, Zambia, Borneo, Stati Uniti, Canada, Trinidad e Tobago, e quasi tutti gli stati europei ad esclusione solo della penisola scandinava».

Le sue parole sono anche una dichiarazione d’amore alla sua professione e passione: «Non si smette mai di fare il fotografo, perché gli occhi trasformano in immagini/visioni ciò che ci circonda e il fotografo non può non sentire nascere da dentro la voglia irrefrenabile di trasformale in fotografie».