A seguito della comunicazione del Direttore Generale dell’Aoui, Dott. Francesco Cobello, della riapertura dell’Ospedale della Donna e del Bambino di Borgo Trento a settembre, si esprime con asprezza il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Manuel Brusco.
«Nel Veneto che vanta sanità di eccellenza, i bambini muoiono. Siamo di fronte a un caso di malasanità gravissimo che richiede trasparenza, non facili rassicurazioni. Il ritorno alla sicurezza e quindi alla normalità nel reparto di neonatologia dell’Ospedale di Borgo Trento a Verona, è un obiettivo che tutti devono perseguire. Non è immaginabile che piccole vite che nascono e iniziano a crescere, vengano stroncate de infezioni contratte proprio nel luogo che dovrebbe offrire le massime garanzie».
Prosegue: «Tuttavia l’annuncio delle progressiva riapertura sembra rispondere più a esigenze di propaganda che di serietà. Ma come, parliamo di riapertura due giorni dopo che altri piccoli sono morti? Le partorienti, le famiglie, i cittadini vanno rassicurati con i fatti, ma non con gli annunci. E l’unico fatto è che le due commissioni istituite – di cui una regionale- sono ancora al lavoro. La strage di neonati all’ospedale di Borgo Trento è andata avanti per anni nel silenzio delle autorità sanitarie regionali: ora, invece di aggiornare puntualmente su avvenimenti e responsabilità, si annuncia che tutto sta per tonare normale, guarda caso a ridosso del voto regionale.