Per parlare del tema del giorno, le discariche e gli impianti insediati o che stanno cercando di insediarsi sul territorio e dei relativi rischi ambientali, è intervenuto Michele Barini, del comitato No Car Fluff di Sorgà. A Sorgà, infatti, sta facendo discutere l’idea di una discarica car fluff, ovvero gli scarti volatili derivanti dalla demolizione delle auto. Sorgà e i dieci comuni limitrofi si stanno opponendo con tutte le loro forze per evitare questo insediamento.
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In merito alla composizione del comitato, Barini afferma: «Ne fa parte un gruppo di cittadini di Sorgà ma la problematica è transcomunale e probabilmente in futuro ci aggregheremo con altri comitati che stanno sorgendo spontaneamente in altri comuni limitrofi, soprattutto nel mantovano».
Le criticità date dall’insediamento di una discarica car fluff, secondo Barini sono: «Il nostro è un territorio a vocazione tradizionalmente agricola. Il 90% dell’economia del paese deriva dall’agricoltura e un insediamento di questo tipo stravolgerebbe tutta l’attuale struttura economica e sociale del territorio. Le discariche non sono una passeggiata, causano spesso incendi, problemi di inquinamento delle falde e molte altre criticità».
In merito all’umore che circola tra i cittadini: «L’umore è molto triste. Io faccio parte del comitato cittadino e sono portavoce dei genitori: i genitori sono molto preoccupati per il futuro, perché tanti hanno investito per una vita tranquilla e sicura in questo paese e ora vedono compromessa questa certezza. I timori stanno diventando sempre più grandi».
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In agenda, per il comitato, ci son molte azioni: «Noi faremo azioni sul territorio per sensibilizzare sempre più le persone. In questo periodo di Covi è stato difficile riunire i cittadini e spiegare l’impatto che questa discarica avrà sul territorio. Ci mobiliteremo con striscioni, conferenze e riunioni online, sperando che sempre più comuni si aggreghino a questo fronte del “no”. Ci siamo sentiti anche con il comitato mantovano per coordinare le azioni sul territorio».
Conclude lanciando un appello: «Noi pensiamo che più siamo e più potere avremo nei confronti degli organi decisionali. Faccio un appello ai cittadini: coalizzatevi con il comitato e manifestate la vostra contrarietà. Chiedo alla politica di prendere atto della situazione grave e di evitare di creare un disastro ambientale in una zona che vive di agricoltura».