Avis provinciale, a Verona quasi 21mila soci e 36.500 sacche donate

Si è riunita sabato ad Arcole l’assemblea provinciale delle Avis veronesi. La presidente Paola Silvestri ha presentato il primo Bilancio sociale alle 66 sezioni comunali che hanno fatto il punto sulle attività svolte e sul futuro. Sono 20.952 i soci, tra cui 20.230 donatori di sangue per lo più tra i 46 e i 55 anni. Hanno donato oltre 36.500 sacche nel 2021, con un +2,41 rispetto al 2020

Avis provinciale Verona riunione Arcole
La riunione delle sezioni provinciali veronesi di Avis sabato 26 marzo 2022 ad Arcole
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Avis provinciale, a Verona quasi 21mila soci e 36.500 sacche donate

Le 66 sezioni veronesi dei donatori di sangue Avis si sono date appuntamento sabato pomeriggio ad Arcole, per l’assemblea provinciale. La presidente di Avis Provinciale Paola Silvestri ha illustrato il Bilancio sociale redatto per la prima volta dall’associazione. Al suo fianco c’era il vicepresidente regionale, Giovanni Zamboni, davanti al pubblico composto dai referenti delle Avis comunali e dal direttivo provinciale.

I presenti all’assemblea

Con loro è intervenuto il dottor Giorgio Gandini, responsabile del servizio trasfusionale dell’Azienda ospedaliera di Verona. Tra i presenti anche il sindaco Alessandro Ceretta, il parroco Fabio Tambara, i rappresentanti delle associazioni AdmorAidoFidasAsfa e del Centro servizi del volontariato.

Presentato il primo bilancio sociale

«Il 2021 è stato un anno impegnativo, da un punto di vista umano ma anche burocratico. Speriamo, abbia preparato un buon trampolino di lancio per i prossimi tre anni del mandato – ha esordito Silvestri –. Questa è la prima volta, infatti, che Avis provinciale di Verona si cimenta con la stesura di un bilancio sociale. Quest’ultimo ha l’intento di misurare e comunicare in modo il più possibile completo e comprensibile le scelte, le attività, i risultati e l’impegno delle risorse. Così facendo, chi si interessa alla nostra associazione può avere una valutazione puntuale e consapevole di come interpretiamo la mission sociale. Questo primo tentativo penso sia importante per diventare consapevoli dell’importanza che la nostra associazione ha nel tessuto sociale. Non lo diciamo solo a parole ma cerchiamo di dimostrarlo numeri alla mano».

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I dati

Attualmente le Comunali veronesi sono 66 per un numero totale di 20.952 soci. Di questi, 20.230 sono donatori, 557 sono collaboratori ex donatori e 165 sono volontari non donatori. Il 28% ha tra i 46 e i 55 anni. Il 12% è nella fascia 18-25 anni, il 19% tra 26 e 35 anni; il 21% tra 36 e 45 e il 20% ha oltre 55 anni. I soci sono per la maggior parte maschi. Il numero di donatori è calato di 493 unità. Tuttavia quest’anno sono state donate 36.506 sacche di plasma e sangue con un +2,41% rispetto all’anno precedente, il primo della pandemia: 858 sacche in più. L’obiettivo è ora tornare ai livelli pre-Covid, con quasi 37mila donazioni l’anno. Le donazioni Avis rappresentano il 57,56% delle donazioni veronesi, tra 30.120 di sangue intero, 6.018 di plasmaferesi e 368 di altro tipo.

La maggior parte delle donazioni sono di sangue intero

«Balza all’occhio che la stragrande maggioranza delle donazioni sono di sangue intero. Sicuramente è quella più richiesta, ma non dobbiamo sottovalutare l’importanza della donazione di plasma – continua Silvestri –. Il plasma è una risorsa preziosissima, oltre che per la trasfusione, per la produzione di medicinali salvavita. Dobbiamo educare donatori e personale sanitario a conoscere e valorizzare questa forma di donazione. Questo vale soprattutto per le donatrici che per costituzione non raggiungono un peso o un livello di emoglobina ottimale per la donazione di sangue intero».

Il lavoro di Avis nel secondo anno di pandemia

La lotta alla pandemia ha caratterizzato anche il 2021, come l’anno precedente. Nonostante ciò, Silvestri ha sottolineato la grande generosità e senso di responsabilità dei donatori di sangue. «Tutti abbiamo reagito con grande senso di solidarietà, le donazioni hanno subito un aumento rispetto il 2020 di 858 sacche, sangue che serve agli ammalati che aspettano il nostro gesto generoso per continuare a sperare nella vita. Questo ci trova tutti d’accordo nell’affermare che è l’unico, vero, grande scopo del nostro essere Avis».

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Le attività di promozione

Nonostante la pandemia i volontari non si sono dati per vinti nemmeno per quel che riguarda le attività di promozione del dono del sangue. «Non abbiamo potuto fare presenza ma la voce dell’Avis si è fatta sentire in altro modo. Anche il rapporto con il mondo della scuola è cambiato. Avis ha infatti imparato a fare i propri interventi in Didattica a distanza, per non perdere la possibilità di trasmettere la cultura della donazione alle nuove generazioni».

Il lavoro nelle scuole

2.640 studenti hanno preso parte alle attività organizzate dall’associazione. Avis ha inoltre avviato una consolidata attività a sostegno di Telethon, attraverso il quale ha raccolto, nel dicembre scorso, 21.305 euro, e con altre associazioni di donatori di sangue e con Admor.

Il nuovo direttivo

Nel 2021 è stato eletto anche il nuovo direttivo, con la presenza anche una dipendente, assunta part-time a venti ore settimanali.

  • presidente: Paola Silvestri;
  • vicepresidente: vicario Fiorenzo Zambelli;
  • vicepresidente: Alessandro Viali;
  • segretario: Rolando Corsi;
  • tesoriere: Katia Busola;
  • consiglieri: Giovanni Bodini, Giuseppe Bonvicini, Giorgio Bissoli, Maria Teresa Cocco, Stefano Costa, Nicola Danese, Costantino Gugliuzza, Simone Guzzetti, Piergiorgio Lorenzini, Michela Maggiolo, Regina Minchio, William Perandini, Angelo Salgarolo, Giovanna Tomiolo.

Il ringraziamento ai volontari

Infine c’è il lavoro dei volontari che nel 2021 hanno effettuato migliaia di telefonate per organizzare le donazioni di sangue o dare informazioni.

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