Tre auto coinvolte nell’incendio avvenuto questa notte a Vallese. I veicoli, due dei quali completamente distrutti, sono stati esaminati dai periti, che escludono il dolo. Sarebbe stato un cortocircuito.
Si era inizialmente pensato ad un incendio di natura dolosa, ma sarebbe stato un cortocircuito a far divampare l’incendio coinvolgendo tre auto. Il rogo si è acceso nella notte davanti a un condominio a Vallese in via Bellini, una strada chiusa delimitata dalla barriera fonoassorbente lungo la Transpolesana.
I Vigili del fuoco sono riusciti a domare le fiamme dopo un’ora e mezza, che ormai avevano distrutto due delle tre macchine coinvolte. Il veicolo che ha innescato l’incendio sarebbe stata una Bmw 318 di proprietà di un trentaquattrenne marocchino agli arresti domiciliari residente nel palazzo sotto il quale era posteggiata l’auto. L’allarme è giunto verso le 2 di notte, quando un’altra residente del condominio è stata svegliata dal crepitio delle fiamme e ha dato l’allarme ai vigili del fuoco e al proprietario dell’auto. Anche un’altra delle auto coinvolte, un’Audi A3, sarebbe di proprietà del marocchino, mentre la terza, una Chevrolet Captiva, apparterrebbe alla convivente dell’uomo, che al momento si trova all’estero.
Sul luogo dell’incendio per i rilievi sono giunti i Carabinieri del Nucleo operativo e Radiomobile di Legnago che, in un primo momento, avevano pensato ad un gesto doloso nato per vendetta nei confronti del proprietario delle auto. Un’ipotesi smentita successivamente dai periti.