Autismo, a Verona il primo protocollo per negozi e locali

A Verona il primo protocollo integrato d'Italia per l'accoglienza delle persone con autismo in negozi e locali, ma anche aeroporto e supermercati.

protocollo autismo comune di verona

Mangiare una pizza o fare la spesa, ma anche tagliarsi i capelli o prendere un aereo. Per le persone con sindromi dello spettro autistico ogni piccola azione può essere difficile da affrontare. Ed entrare in un esercizio commerciale con personale preparato, casse dedicate e spazi attrezzati può fare le differenza.

Ecco perché il ‘sistema Verona’ ha messo nero su bianco il primo protocollo integrato d’Italia per l’accoglienza delle persone con autismo in negozi e locali, ma anche aeroporto e supermercati.

Comune, Azienda Ospedaliera, Ulss 9, Centro regionale per l’autismo, Confcommercio, Confesercenti, Confartigianato, Casa Artigiani, Aeroporto Catullo, Esselunga e Adigeo hanno sottoscritto questa mattina l’avvio del progetto pilota ‘Welcome blue‘. Dal prossimo mese tutti gli esercizi commerciali che aderiranno avranno un logo dedicato che potranno esporre nei loro spazi.

Un bollino blu con la scritta ‘Verona Autism Friendly’ che indicherà alla clientela la presenza di personale qualificato e preparato, di spazi, luci o tempi di attesa che favoriscono la permanenza dei soggetti affetti da autismo e dei loro familiari, facilitandone così la vita quotidiana. Insomma un impegno per rendere fruibili le attività commerciali anche dalle persone con disabilità, frutto della collaborazione con i genitori del Coordinamento Autismi Verona.

Nell’ambito del progetto il Comune farà da coordinamento, il Centro regionale per l’autismo predisporrà il materiale didattico e informativo per i commercianti e li supporterà nella realizzazione delle specifiche misure, rispondendo a domande e necessità. Una commissione permanente, formata da tutti i rappresentanti dei soggetti firmatari, valuterà le richieste di adesione al progetto, esaminerà eventuali segnalazioni, divulgherà il protocollo e avrà il compito di modificarlo e integrarlo affinché sia sempre al passo con le necessità di ragazzi e bambini autistici.

Si tratta di un ulteriore passo nell’importante percorso che fa di Verona ‘Città amica delle persone affette da disturbi dello spettro autistico’. Un cammino avviato lo scorso anno con la prima settimana blu, una vera e propria maratona di mostre, laboratori, feste, ma anche convegni scientifici ed eventi sportivi per la sensibilizzazione della cittadinanza.

Un percorso che ha coinvolto anche l’aula consiliare dove, qualche settimana fa, è stata approvata la mozione per l’avvio del progetto bollino blu per le attività commerciali e che, l’anno scorso, aveva ratificato all’unanimità la delibera per denominare la nostra città ‘Verona blu’ e istituire la settimana di eventi.

Il protocollo è stato firmato questa mattina, venerdì 7 febbraio, in sala Arazzi, dall’assessore al Commercio Nicolò Zavarise, dalla dottoressa Marina Spallino dell’Azienda Ospedaliera, dal direttore generale dell’Ulss 9 Pietro Girardi, dal direttore del Centro regionale per l’autismo Leonardo Zoccante, da Nicola Baldo di Confcommercio, Giambattista Dal Castello di Confartigianato, Luca Luppi di Casa Artigiani, Pier Luigi Saiu di Aeroporto Catullo, Barbara Abate di Esselunga. Erano presenti anche il parlamentare Lorenzo Fontana, il presidente della Provincia Manuel Scalzotto, il consigliere comunale Laura Bocchi, primo firmatario della mozione approvata il 16 gennaio scorso, gli assessori comunali Luca Zanotto, Edi Maria Neri e Filippo Rando, il rappresentante di Autismi Verona Giovanni Marcolini.

«Un altro tassello che questa amministrazione aggiunge per andare incontro alle famiglie che vivono il problema dell’autismo. La nostra sensibilità è un fatto reale – ha spiegato Zavarise -. Ecco perché siamo orgogliosi di lanciare questo progetto ambizioso, il primo in Italia, un esempio che spero possano seguire anche le altre città e province, diffondendosi su tutto il territorio nazionale. Il vero lavoro inizia adesso, da oggi in poi dovranno essere pensate e promosse azioni concrete per rendere più fruibili gli esercizi commerciali. A marzo consegneremo il logo a quanti aderiranno, rendendo Verona una città sempre più blu e amica delle persone con autismo».

«Da consigliere comunale e mamma di un bimbo con autismo, sono orgogliosa di rappresentare questo mondo all’interno dell’amministrazione – ha detto Bocchi -. Mancava in Italia un progetto come questo, unico e integrato, in grado di promuovere la sensibilizzazione e la formazione in maniera capillare. Ora si costituirà una vera e propria commissione che sarà in grado di coordinare tutte quelle azioni quotidiane che noi pensiamo essere normali e banali e che devono diventare tali anche per le persone che soffrono di autismo».

«Come Amministrazione Provinciale siamo felici di dare un supporto a questa iniziativa – ha sottolineato Scalzotto –. È nostra intenzione far sì che il progetto non si fermi qui, ma che si estenda a tutto il territorio. La volontà è, infatti, quella di ottenere un risultato importante per la vita di questi ragazzi e delle loro famiglie, permettendogli di vivere in modo più sereno, frequentando ambienti idonei, con personale consapevole».

«È difficile trovare nel panorama nazionale tutta questa sensibilità – ha concluso Fontana –. Verona, invece, ha dimostrato di avere nelle sue corde un’attenzione particolare, avviando un percorso importante di sostegno e ascolto alle persone con autismo, comprendendone le necessità. Mi auguro che questo progetto possa diventare di portata nazionale e che possa aiutare tutte quelle famiglie che devono affrontare ogni giorno piccole e grandi difficoltà, dei veri e propri eroi dei giorni nostri che abbiamo il dovere di supportare».

Il primo appuntamento di formazione dei commercianti, ma anche di informazione per quanti sono interessati ad approfondire il progetto, sarà il 26 febbraio, alle ore 9, nella sala convegni della Gran Guardia. Saranno presenti il responsabile del Centro regionale per l’autismo Zoccante, assieme alla logopedista Sara Isoli e alla psicoterapeuta Elena Sironi.

Ad oggi, secondo l’Osservatorio Nazionale Autismo, che fa capo all’Istituto Superiore di Sanità, si stima che in Italia l’autismo colpisca 1 bambino ogni 77 e che la condizione sia in progressivo aumento. I bambini nello spettro rappresentano quasi il 2% dei nuovi nati.