Un nuovo Parlamento Europeo per rilanciare l’Unione

In vista delle prossime elezioni europee, mercoledì 20 marzo alle 17.30 la Società Letteraria di Verona ospiterà un convegno sul ruolo del Parlamento europeo.

L’incontro, dal titolo Un nuovo parlamento europeo per un’unione più forte, è organizzato in collaborazione con il Movimento federalista europeo. Verranno esaminati i diversi scenari possibili sul nuovo Parlamento che verrà eletto in primavera e il ruolo che può avere per un rilancio dell’Unione.

Con il percorso per la Brexit sempre più accidentato, molti sono ancora i punti in sospeso, a partire dalle questioni tecniche. La composizione stessa del Parlamento, infatti, potrebbe variare a seconda del destino dei seggi appartenenti oggi al Regno Unito. Se la terza votazione per l’accordo con l’Ue, prevista proprio per questo mercoledì, dovesse avere esito negativo, si prospetta la partecipazione dei cittadini britannici alla chiamata alle urne. Il premier Theresa May ha dichiarato che si tratterebbe di un “potente simbolo di fallimento politico”.

Introducono il convegno Maria Caterina Baruffi ordinario di diritto internazionale all’Università di Verona e Isolde Quadranti responsabile del Centro di Documentazione Europea di Verona. Intervengono al dibattito: Robert Bray, già capo unità della Commissione Affari legali del Parlamento europeo, Donata Gottardi, Ordinario di Diritto del lavoro dell’Università di Verona e Deputata al Parlamento europeo, Ruggiero Cafari Panico, Ordinario di Diritto dell’Unione europea dell’Università degli Studi di Milano e Giorgio Anselmi, Presidente del Movimento Federalista europeo.

L’iniziativa rientra nel progetto nazionale dei CDE italiani Primavera dell’Europa promossa dalla Rappresentanza in Italia della Commissione europea in collaborazione con l’Ufficio di collegamento del Parlamento europeo in Italia. Dal 18 al 29 marzo saranno organizzati dibattiti nelle scuole e nelle università ed eventi pubblici per incentivare i giovani a partecipare alle imminenti elezioni europee ed informare sulle principali politiche europee.

La rete dei Centri di documentazione europea è nata nel 1963 su impulso della Commissione europea, per promuovere la ricerca sul processo di integrazione europea. Oggi rivestono un ruolo attivo anche sul territorio, organizzando momenti di formazione e confronto con la cittadinanza. Tra i quasi 50 centri che compongono la rete italiana, quello di Verona è stato istituto nel 1996 e afferisce al Dipartimento di Scienze Giuridiche.