Il 12% degli automobilisti utilizza il cellulare alla guida, per i camionisti la percentuale aumenta al 14% e 1 incidente su 5 è causato da distrazione da smartphone. Sono alcuni dei dati raccolti dall’Osservatorio Stili di Guida di A4 Holding presentati stamattina al Palazzo della Gran Guardia a Verona.
«Una parte importante della sicurezza è quella stradale. Il Comune di Verona è in prima linea con tutti i soggetti come A4 Holding che hanno una funzione di garantire la sicurezza stradale. Senza dimenticare la formazione per i più giovani» ha detto il sindaco Federico Sboarina a nome dell’amministrazione comunale che ha patrocinato l’evento.
«Questa campagna cerca di coinvolgere noi come gestori, gli utenti, le autorità su due temi molto importanti: uso del telefonino e distanza di sicurezza» ha sintetizzato il presidente di A4 Holding Carlos del Rio Carcano.
A4 Holding ha aderito ad un’iniziativa del gruppo Abertis e ha commissionato una ricerca all’Osservatorio Stili di Guida. Monitorando i comportamenti alla guida degli utenti , sono stati individuati degli indicatori che aiutano a capire dove ci sono comportamenti non in linea con il codice della strada, facendo partire delle campagne di sensibilizzazione all’uso corretto del veicolo.
«Gli indicatori – ha detto il direttore generale di Bruno Chiari – sono sotto gli occhi di tutti: utilizzo del cellulare, le distanze di sicurezza, l’utilizzo della cintura, delle frecce quando si sorpassa… Alcune battaglie sono quasi vinte, tipo la velocità media, l’uso delle cinture di sicurezza. Altre battaglie sono più importanti, sopratutto l’utilizzo del cellulare: il 12% degli utenti utilizza lo smartphone in modo scorretto.»
A sorpresa, i camionisti e la fascia d’età dei 40-50enni sono risultati le categorie più a rischio distrazione da cellulare, forse per un eccesso di confidenza con il veicolo o per le ore trascorse su strada.
«Molti degli incidenti che si verificano non possono essere attribuiti né alle autovetture né alle infrastrutture, ma alle persona: tutti sono convinti di poter fare nello stesso momento più azioni. Guidare è un’attività complessa, coinvolge tutti gli organi di senso, non possiamo quindi guardare il telefonino o chattare come se fossimo a casa nostra, ma non è così.» ha concluso il comandante della Polizia Stradale Veneto Cinzia Ricciardi.