“Picca nai”, che tradotto in italiano dal dialetto siciliano significa “Ti manca poco”. E’ questo il testo che accompagna una nuova busta contenente tre chiodi consegnata ieri alla redazione di TV2000, emittente televisiva per la quale collabora il destinatario della minaccia di morte: il giornalista ragusano Paolo Borrometi. Trentacinque anni il prossimo 1 febbraio, Borrometi è minacciato da tempo dalla mafia e per questo vive sotto scorta. Noi l’avevamo incontrato lo scorso 23 novembre, quando il giornalista fu ospite del Festival della Dottrina sociale al Cattolica Center.
Non è la prima volta che riceve minacce di morte. Il 10 aprile scorso addirittura fu reso pubblico dal Gip di Catania il tentativo di attentato di Cosa Nostra, con particolari agghiaccianti nei confronti del giornalista nato a Modica, in provincia di Ragusa, nel 1983. Quella di ieri è soltanto l’ultima di una lunga serie di intimidazioni che Borrometi subisce, tuttavia è stata valutata molto seriamente dagli inquirenti che hanno avviato immediatamente le indagini.
A rendere noto il fatto è la stessa TV2000 con un comunicato stampa. In redazione è pervenuta una busta con una scritta ottenuta da ritagli di giornale che tradotta dal dialetto siculo significa “Ti manca poco”. All’interno anche tre chiodi.
Borrometi è ospite fisso una volta a settimana del programma “L’Ora Solare”, trasmesso su Tv2000: ed è proprio nella portineria dello stabile dove si trova la redazione che il messaggio è stato recapitato in forma di anonimato.
“A Paolo, che già da anni vive sotto scorta, va la solidarietà e l’affetto della direzione di Tv2000, del consiglio di amministrazione di Rete Blu e di tutti i dipendenti della emittente – si legge nel comunicato diffuso da TV2000 -. Siamo convinti che il modo migliore di rispondere a questa nuova grave e vile intimidazione è continuare ad essergli vicini nel suo lavoro giornalistico di denuncia della mafia e di racconto della realtà positive che la contrastano nei diversi ambiti della società”.
“Un impegno che Tv2000 ha fatto proprio e dal quale certamente non tornerà indietro. Al carissimo collega Paolo non mancherà – come sempre, siamo sicuri – il sostegno dell’intero mondo dell’informazione e delle autorità preposte a vigilare sulla sua sicurezza”, conclude la nota.
Solidarietà anche dal mondo politico per il giovane giornalista che dal settembre del 2013, quando fondò la testata giornalistica di inchieste online www.laspia.it, ha svelato molti nomi e affari illeciti sul territorio siciliano e non solo.
Il Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti, dopo aver espresso vicinanza a Borrometi, ha comunicato ieri che Paolo riceverà sabato a Palermo il premio Francese.
Anche la redazione giornalistica di Pantheon manda un messaggio di solidarietà al collega, ringraziandolo per il suo lavoro e il suo coraggio.
Riproponiamo la nostra intervista al giornalista dello scorso novembre al Cattolica Center