Sono le canzoni di Fabrizio De Andrè a donare una voce a chi, troppo spesso, è ridotto al silenzio: Gabriele Catania, psicoterapeuta dell’Unità Operativa di Psichiatria dell’Ospedale Luigi Sacco di Milano, utilizza il canzoniere deandreiano per aiutare i suoi pazienti ad affrontare le piccole e grandi difficoltà. Da questo progetto è nato “La terapia De Andrè”: il libro sarà presentato sabato 10 settembre a Libre!
Che la musica faccia bene al cuore lo sanno tutti. Ma ci sono canzoni che sono già una cura fin dalle prime note. Così le canzoni di Fabrizio De Andrè sono diventate, per lo psicoterapeuta Gabriele Catania, una vera e propria terapia: da questa idea è nato il libro “La terapia De Andrè”, che al suo interno raccoglie l’esperienza di Catania, che usa (anche) le canzoni di Faber per affrontare il disagio psichico.
Il libro sarà presentato sabato 10 settembre alle ore 18.00 negli spazi di Libre!, creativa libreria e cooperativa sociale in via Scrimiari 51B.
Dietro uno scemo c’è un villaggio, cantava Fabrizio De André prendendo di mira i pregiudizi e la superficialità di chi non capisce, isola e sbeffeggia gli ultimi e i diversi. Abbracciando con empatia il loro punto di vista, ha dato voce al dolore di chi non ha le parole giuste per farsi ascoltare e ha espresso una comprensione totale e incondizionata. Per questo le sue canzoni si sono rivelate una preziosa strategia terapeutica: chi soffre di un disagio emotivo può essere guidato a identificarsi nei personaggi del grande cantautore, come Marinella, il pescatore, il suonatore Jones, il medico, il chimico, e a riconoscere in loro quei meccanismi psicologici che generano sofferenza e impediscono la guarigione.
Allo stesso modo genitori, amici e parenti riescono a cogliere il nucleo del problema e si liberano del fardello distruttivo della colpevolizzazione e delle aspettative mal riposte. Da alcuni anni lo psicoterapeuta Gabriele Catania utilizza il canzoniere deandreiano per aiutare i suoi pazienti a superare le piccole e grandi difficoltà interiori e relazionali, dagli attacchi di panico all’anoressia, dalla paura della morte al rapporto conflittuale con i genitori, dal desiderio di essere accettati al bisogno d’amore. In questo libro racconta nove casi esemplari e ripercorre attraverso le storie dei personaggi la visione, cruda e consolatoria al tempo stesso, di Faber, il poeta che nella solitudine dei diversi e degli incompresi ha saputo vedere “una goccia di splendore”. Con un contributo di Dori Ghezzi.